L’automobile è cambiata e molto. Le nuove automobili sono molto più parche anche del 50% e le prestazioni sono di molto aumentate. Questo è stato possibile grazie allo sviluppo di nuove tecniche costruttive sia per la carrozzeria e il telaio sia nel settore della meccanica, motori e cambi, ma anche dell’elettronica. Ogni costruttore segue delle sue convinzioni e l’evoluzione è costante e continua anche alla voce manutenzione. Quindi se una volta avere un’automobile in alluminio significava dover sopportare costi maggiori di riparazione oggi non è più così; come avere auto con cambio automatico a doppia frizione che avevano tanto olio (anche 9 litri) mentre oggi sono a secco e pure più efficienti, oltre che meno costosi da mantenere. Nella scelta oggi sono tantissimi i sistemi di alimentazione e sugli scudi c’è la tecnologia ibrida che non è facile da comprendere, anche perché non sono tutti uguali i sistemi ibridi anche all’interno dell’offerta di un singolo costruttore sia come presenza dei motori elettrici e loro relative funzioni sia per la tipologia e le dimensioni delle batterie che li alimentano, in più la legislazione è poco chiara poiché li equipara riguardo alle prestazioni quando così non è. Altrettanto di non facile comprensione ai più è l’auto elettrica e la sua autonomia. Perché ci sono auto elettriche con batterie molto pesanti e grandi e altre con accumulatori meno esagerati. Quindi anche in questo caso va fatta un’attenta analisi. Così come non ci sono vetture a trazione integrale uguali e con le stesse capacità: c’è infatti la trazione con giunto torsen, quella con l’haldex per i motori trasversali, quella che non ha differenziali o meglio li demanda all’impianto frenante… in poche parole l’automobile si evolve e richiede sempre più attenzione per non acquistare ciò che non risponde alle aspettative.