Il mercato dell’auto in Cina continua a rallentare. Si vendono sempre meno automobili. La profezia di Li Shufu, il capo dei capi di Geely che è proprietaria di Volvo, Lotus, Lond Taxi..., sembra avverarsi. Li Shufu, il fondatore della casa automobilistica Geely, lo scorso marzo aveva messo in guardia il Congresso del Popolo in Cina, dove Li siede come deputato, di un forte rischio fallimento di molti produttori d’auto. Se solo a marzo le parole di Li non sono state ascoltate da tutti con la dovuta attenzione, ora è tutto diverso perché la crisi è reale e tocca anche i produttori tedeschi. Non è un caso che Volkswagen si sia dovuta inventare un nuovo brand, Jetta, per andare a conquistare parti del Paese ancora non esplorate pienamente così da ridurre le perdite di vendite nelle aree già occupate ma non più redditizie come una volta.
In questi giorni la cancelliere Merkel è in Cina e ai temi Hong Kong e dazi uno spazio sembra venga dato anche al settore automotive e mobilità. La cancelliera non a caso ha elogiato la scelta di CATL (un grosso fornitori cinese di batterie) di creare in Germania una grande fabbrica di batterie con un investimento di 2 miliardi di euro che servirà i costruttori germanici sempre più impegnati sulla mobilità elettrica e ha colto l'occasione per spingere per altre operazioni di questo tipo. Secondo alcuni analisti la partita che stanno giocando è di quelle pesantissime perchè tutti vogliono prendere e nessuno dare ma non per avarizia ma per necessità, nel senso che in mano hanno più scartine che assi.