Addio Francoforte, arrivederci a Monaco. Un po’a sorpresa – ma fino ad un certo punto - Il VDA, l’associazione dei costruttori automobilistici tedeschi, una delle più potenti, se non la più potente lobby economica (e politica) germanica, che da sempre organizza la IAA (acronimo tedesco di Internationale-Automobil-Ausstellung), ovvero il più grande salone dell’automobile al mondo, ha deciso. La manifestazione – dopo l’annunciato divorzio dalla sua storica sede degli ultimi 70 anni - dalla prossima edizione del 2021 si terrà nella capitale della Baviera. E’ lei la vincitrice del concorso appositamente indetto, al quale si erano inizialmente candidate Berlino, la stessa Monaco, Amburgo, Colonia, Hannover e, naturalmente, di nuovo, Francoforte. Ma i progetti di queste tre ultime città - Francoforte compresa – sono stati subito bocciati. Restavano in corsa le prime tre candidate e Berlino sembrava avere le migliori possibilità di spuntarla sulle concorrenti.
La capacità attrattiva della capitale tedesca è fuori discussione, ma un ostacolo alla sua scelta può essere stato la politica locale, che non avrebbe visto di buon grado questo tipo di biglietto da visita in una metropoli che ambisce a diventare addirittura città senza auto. Ma più probabilmente, come ha riferito il quotidiano berlinese Tagesspiegel, è stata la promessa di 15 milioni di investimenti pubblici promessi dallo stesso presidente del Land Baviera, Markus Soeder, cristiano sociale, a far pendere la decisione per Monaco. Una mossa che ha spazzato via le iniziali resistenze soprattutto del numero uno del gruppo Volkswagen, Herbert Diess, che si sarebbe opposto in un primo momento alla scelta della capitale mondiale della birra, proprio perché avrebbe visto malvolentieri le sue vetture sotto il “cappello” della BMW - l’azienda della quale è stato a lungo ai vertici prima di trasferirsi a Wolfsburg - e che è totalmente identificata con Monaco, ove ha la sua sede. Ma non soltanto da Diess arrivavano le iniziali resistenze alla scelta: anche i vertici di Audi e Porsche non sembravano entusiasti. Al contrario, invece, di Ola Kaellenius, numero uno di Daimler e quindi della Mercedes. La BMW ha però subito manifestato l’intenzione a non voler “targare” il salone. Addirittura si è già dichiarata disponibile a “cancellare” per la durata dell’evento il suo logo (leggermente ristilizzato proprio in questi giorni) dalla sommità delle quattro torri cilindriche che ospitano il proprio quartier generale e che sono uno dei biglietti da visita della stessa Monaco. La città , amministrata da una giunta di centro sinistra, nonostante sia stata contrassegnata negli ultimi anni da una politica a sua volta piuttosto restrittiva nei confronti del trasporto individuale privato, ha accettato con entusiasmo la scelta. Il consiglio comunale ha dato luce verde a larga maggioranza. “La nuova edizione della IAA sarà una piattaforma per la realizzazione della mobilità sostenibile del futuro”, ha dichiarato il sindaco socialdemocratico Dieter Reiter. Ma quando sarà e come sarà la nuova IAA formato bavarese? Qualche anticipazione l’ha fornita al quotidiano Bild Christian Krause, portavoce della Fiera di Monaco, sulla cui superficie di 200 mila metri quadrati è previsto l’allestimento principale: “Le date possibili sono dal 7 al 12 settembre o dal 13 al 20 settembre”. Ovvero poco prima dell’Oktoberfest, la più grande festa popolare del mondo, i cui fiumi di “bionda” dissetano ogni anno centinaia di migliaia di persone. Il salone, comunque, dovrebbe essere meno legato alla formula tradizionale dell’esposizione statica di vetture, ma più rivolto ad un’integrazione con la mobilità esterna, ospitato non soltanto nell’area della fiera, alla periferia est, ma anche in prestigiose zone centrali come l’Olympiastadion ed il bellissimo parco dell’Hofgarten. Tra gli investimenti, oltre quelli per la manifestazione vera e propria, ne sono previsti anche anche per altre infrastrutture dedicate alla mobilità come l’installazione di numerose nuove stazioni di ricarica per le auto elettriche ed uno speciale percorso urbano per la prova di veicoli a guida autonoma. Quanto a previsioni su pubblico e fatturato, indotto compreso, gli esperti calcolano che se solo si raggiungeranno i 560 mila visitatori, ovvero quelli registrati dall’ultima edizione della IAA a Francoforte, lo scorso anno (quasi 300 mila in meno della precedente, comunque), si genererà un giro d’affari complessivo di un miliardo di euro per la città e la sua regione. Ma non è tutto. Ad accentuare il carattere di capitale, oltre che della già citata birra, anche dell’auto, il 9 dicembre di quest’anno si terrà a Monaco la tradizionale cerimonia della consegna dei FIA Awards, gli oscar dell’automobilismo sportivo mondiale. Marco Degl’Innocenti