Il canto del cigno è servito. Mercedes svela a Ginevra l’ultima Classe S AMG con motore a dodici cilindri 630 cavalli e 1000 newton metri di coppia. Dopo di lei le Classe S del futuro, anche quelle super potenti non avranno più un dodici cilindri. Per un po’ di tempo, perché mai dire mai. Soprattutto nel mondo dell’automobile di oggi, dove tra l’altro c’è un continuo cambiamento di manager e quindi di visioni. La storia recente delle Mercedes a dodici cilindri risale alla fine degli anni ottanta, quando la rivale BMW presentò la 750i e Mercedes aveva in pieno sviluppo l’erede della 560, la 600. I tecnici della Mercedes lasciarono tutti di stucco con quel dodici cilindri 6 litri perché mentre BMW dava 300 cavalli, loro arrivarono a 400. All’epoca chi cercava una berlina dodici cilindri quindi poteva scegliere tra il V12 Jaguar, il V12 BMW e il V12 Mercedes. Poi arrivò anche quello di Volkswagen che serviva anche i modelli Audi.
Di tempo da allora un po’ ne è passato e i tedeschi ora stretti dal tema emissioni e tasse sulla gamma da pagare se non rispettano i limiti della Comunità Europea sono tutti impegnati con il bilancino. E anche per questo mandano in pensione i motori più generosi. La Mercedes-AMG S 65 Final Edition è sempre dipinta di nero, anche nei terminali di scarico. Le prese d'aria e le ruote in lega da 20 pollici sono in bronzo le cuciture in color rame. Il carbonio del cruscotto è anch’esso intervallato da fili di rame. Il pacchetto driver AMG garantisce una velocità massima di 300 km/h. Tetto panoramico con Magic Sky Control (oscuramento del vetro tramite pulsante), pacchetto termico (sedili riscaldati e braccioli), sedili posteriori individuali e un sedile del passeggero executive con una regolazione dello schienale con un angolo fino a 43,5 gradi sono alcune delle tante chicche assieme ai freni in ceramica e altre parti in carbonio. Le consegne per l’estate.