Cinquant'anni sono passati da quando Citroen sulla DS introdusse i fari…girevoli con il passaggio dal monofaro al doppio. Era il 1967. Il loro ideatore fu Paul Magès, classe 1908. Di umili origini, dopo aver frequentato una scuola tecnica, a 17 anni era già a lavorare in fabbrica come semplice disegnatore. Giovane ricco di inventiva e di proposte rivoluzionarie fece rapidamente carriera. Negli anni Sessanta lo troviamo nella squadra incaricata di sviluppare il design e la tecnica della DS. Gli fu affidato il compito di studiare un sistema per orientare i fari della vettura in funzione della posizione del volante. La storia vuole che, quando il suo progetto era già a buon punto, una nota marca di fari per automobile lo invitasse all'autodromo di Montlhéry per sottoporgli un sistema di fari girevoli basato sull'uso di una sofisticata, costosa, ingombrante elettronica. Al termine della dimostrazione Paul Magès volle mostrare il proprio impianto.
A motore spento ruotò semplicemente il volante della DS21 con cui era arrivato a Montlhéry ed i fari interni girarono assieme alle ruote per offrire al conducente una maggiore illuminazione nelle manovre di svolta compiute al buio. Sorpresi da quanto avevano assistito, i tecnici della nota marca di fari per automobile gli chiesero come avesse fatto ad ottenere una risposta così precisa ed immediata alla rotazione del volante, per di più a motore spento. «Con delle semplici corde da pianoforte», fu la risposta. Già, perché il cuore del “sistema Magès” erano delle semplicissime, economiche corde da pianoforte: due corde comandavano i fari a correzione dinamica collegati alle barre antirollio dell'auto, altre corde, collegate alla scatola guida, orientavano la posizione dei fari a comando direzionale. Come sempre, Paul Magès aveva ideato un sistema semplice e geniale per risolvere un problema molto complesso, nel più puro stile di DS. Va anche ricordato che a tutti non piacevano i doppi fari e la loro movimentazione tanto che la chiamavano la DS strabica o lo squalo che di notte faceva non solo girare i fari ma anche la testa.