L’auto che ha aperto all’ibrido leggero, il mild hybrid, si aggiorna. L’auto che per prima ha ottenuto l’omologazione come ibrida pur non muovendosi di un centimetro con un’alimentazione che non fosse benzina, cambia nell’estetica, nei contenuti e nella meccanica. Ora la rinnovata Suzuki Ignis ha stilemi della sorella Jimny nel frontale, aumenta l’altezza da terra di 10 mm (arriva a 19 cm) e all’interno propone nuove…plastiche. Ma attenzione: Suzuki non è mai stata un esempio sulla qualità dei materiali interni e anche in questa nuova versione non porta a far gridare al miracolo. La novità più importante della Suzuki Ignis 2020 è l’aggiornamento del sistema ibrido. Il motore benzina 1.2 ha 83 cavalli e una coppia blanda di 107 nm. La batteria del sistema ISG (Integrated Starter Generator) passa da 3 a 10 Ah.
Il motore K12D 1.2 è dotato di un nuovo sistema a doppia iniezione con progressi che includono un VVT di aspirazione elettrica (fasatura variabile della valvola), una pompa dell'olio a portata variabile e getti di raffreddamento. Molto probabilmente verrà offerta anche una versione a GPL ma vista la sofisticatezza del motore è bene rifletterci sopra perché sulla affidabilità un po’ di dubbi ci sono e poi attenzione che su tutte le GPL di ultima generazione le centraline fanno immettere molta più benzina proprio per garantire affidabilità e quindi alla voce costi non è poi che ci sia tanto risparmio, considerando anche le perdite di tempo per il rinnovo dell’omologazione bombole. Inoltre su una piccina così c’è pure da prestare attenzione a dove vengono ubicate perché se nel baule sono facilmente attaccabili in caso di tamponamento. La rinnovata Suzuki Ignis si può sempre avere con cambio manuale o automatico Cvt. A scelta trazione anteriore o integrale AllGrip. I dati di omologazione della rinnovata Suzuki Ignis dovrebbero migliorare: il consumo medio omologato Nedc dovrebbe scendere da 4,3 a 3,9 l/100 km e le emissioni da 98 a 89 g/km per il modello due ruote motrici. Quanto le emissioni di una Fiat 500 Diesel. Fiat 500 diesel che non bisogna mi dimenticare è stata uccisa dall’ignoranza dei sindaci che l’hanno messa sul patibolo perché ritenuta erroneamente nemica dell’ambiente. Una vera vergogna questa che non bisogna mai dimenticare di sottolineare. Pensate: solo oggi la Suzuki Ignis raggiunge i valori di emissione ambientale che la Fiat 500 aveva già ben più di dieci anni fa. La rinnovata Suzuki Ignis sarà in vendita in Italia tra alcune settimane. Di prezzi ancora non se ne parla ma non dovrebbero crescere perché degli interventi fatti non ci sono costi aggiuntivi rilevanti. Si ricorda che questa generazione di Suzuki Ignis viene costruita in Ungheria e ha debuttato nel 2016. Quest’anno viene aggiornata ma tra quattro anni verrà completamente cambiata. In Italia fino ad oggi ha ottenuto uno straordinario successo grazie all’omologazione ibrida. E’ la spina nel fianco della Fiat Panda che a causa soprattutto di una cattiva comunicazione da parte proprio della Casa torinese la soffre non poco.
