A sette anni dal lancio, Maserati interviene sulla Ghibli. E presenta la versione ibrida a 48V. Un ibrido leggero, realizzato in collaborazione con Bosch, molto ben fatto. Il motivo per cui è stato ben realizzato è che a capo di questo progetto c’è un ingegnere preparato e dalla mente analitica, Alberto Zingarelli, che ha pesato per bene vantaggi e svantaggi e alla fine ha scelto le soluzioni migliori. Come ad esempio puntare più sulla funzione recupero energia che su quella veleggiamento, che praticamente nulla da di vantaggio. Al di là che la Ghibli non sia più auto giovanissima, grazie alla nuova catena cinematica con motore 4 cilindri 2 litri turbo, piace perché donna matura e concreta non giovinetta bellissima ma…vuota. Il merito va tutto all’aiuto dell’elettrificazione leggera a 48V e di un compressore elettrico che si affianca al turbo convenzionale per un totale di ben 330 cavalli a 5.750 giri con una coppia pari a 450 Nm a 4.000 giri. Il prezzo?
Parte da 74.150 euro e arriva a 86.100 euro per gli allestimenti GranLusso e GranSport. Il motore termico della Maserati Ghibli Hybrid è il 2.0 MultiAir. Prodotto nello stabilimento di Termoli, è stato rivisto nelle componenti meccaniche interne e ha beneficiato di una nuova elettronica fornita da Bosch. Il sistema ibrido a 48V lavora tramite cinghia e recupera energia in frenata che viene trasferita in una batteria agli ioni di litio posta sotto il piano di carico la quale poi alimenta il compressore elettrico che supporta la turbina ai bassi giri. Tutto questo aiuta alla voce prestazioni e consumi: per le prima basta un solo dato, quello dello 0-100 km/h che avviene in 5,5 secondi per pesare le scelte fatte dai tecnici; per la seconda il dato del consumo, 12,3 km/l (nel ciclo Wltp). L’ibridizzazione così concepita permette quindi di avere una forte spinta ai bassi regimi come fosse un ottimo turbodiesel e agli alti l’allungo di un valido benzina. Il cambio automatico della ZF a 8 rapporti è poi l’ulteriore ciliegina su una torta davvero appetitosa. La trazione è però solo posteriore ma per fortuna c’è un buon differenziale autobloccante meccanico. Per quanto riguarda l’interno c’è un tunnel rivisto, con una leva cambio ridisegnata ancora però non all’altezza di quella delle Audi e BMW e un nuovo impianto multimediale denomintato MIA (Maserati Intelligent Assistant) ed è gestito dal sistema operativo Android Automotive. Lo schermo touch da 10,1” ha menu chiari e offre piena integrazione agli smartphone Android e Apple ed è veloce a rispondere alle richieste. Il motivo per cui Maserati ha scelto il 4 cilindri benzina in luogo al sei sempre benzina è che con questa versione può attaccare meglio sul mercato cinese. Inoltre c'è anche da aggiungere che consente un risparmio di peso che va sempre a beneficio di prestazioni, consumi ma anche dinamica di marcia.