La ricarica delle auto elettriche è fortemente influenzata dalla potenza di erogazione del sistema, dalla capacità dell’auto di ricevere energia e anche dalla temperatura. In più c’è da non sottovalutare che fino all’80% la capacità di ricevere elettroni da parte della batteria dell’auto è più rapida, poi cala e i tempi si allungano. La potenza di erogazione dipende dalla tipologia delle colonnine e non solo. La stragrande maggioranza delle colonnine presenti sul territorio oggi eroga attorno ai 10 kWh ogni ora che per una batteria da poco più 60 kWh significa oltre 6 ore di sosta; quelle più potenti anche 50 e oltre kWh (fino a 300 kWh) fanno recuperare anche 200 chilometri di autonomia in poche decine di minuti. Attenzione però: l'energia non ha flussi definiti e quando ci si attacca a una colonnina in due la potenza scende parecchio. Quindi i tempi di ricarica si allungano.
Recentemente abbiamo raggiunto una potenza di ricarica di oltre 200 kWh, un risultato notevole, ma il più delle volte in quelle ad altissima potenza non si è andati oltre i 100 kWh e più di qualche volta anche non oltre i 70 kWh. Il che significa che per arrivare all'80% della carica ci puo volere anche una 50 di minuti contro magari 15. C’è poi anche da dire che ci sono ancora poche colonnine in autostrada il che significa che se arrivano più auto elettriche a rifornirsi il rischio di dover aspettare non è così remoto. Tra le automobili, fino ad ora provate, la Hyundai Ioniq 5 è tra quelle migliori in assoluto per capacità di ricarica, per tempi nettamente inferiori rispetto a quelli ad esempio di una Tesla grazie alla capacità, quando le colonnine erogano tutta la potenza possibile, di riceverla. Pertanto la Hyundai Ioniq 5 ha tempi di rifornimento sensibilmente inferiori. Con l'alta potenza i tempi sono davvero brevi e se si riuscisse a garantire una standard fisso sarebbe un passo molto importante a favore della mobilità elettrica. Si presti cosi attenzione all'auto elettrica e alla sua capacità di ricevere corrente, con l'800 Volt è una capacità di almeno 240 kWh è un altra vita. Infine occhio alle temperature, perché quando fa freddo si perde come autonomia anche ben più di un 20%.
