La Ferrari d’Inghilterra ha il fiato corto. Nei primi nove mesi di questo 2022 i conti di Aston Martin vanno sotto di quasi 150 milioni. L’ultima trimestrale conferma lo stato di salute in affanno. Nel terzo trimestre la perdita è quasi raddoppiata passando da 30,2 milioni del 2021 a 58,5 milioni. Le cause sono sicuramente i costi più elevati e le interruzioni delle catene di approvvigionamento, ma non solo. E già si inizia a parlare di calo delle vendite. La battuta di arresto fa paura a molti rivali perché potrebbe essere un segnale anche per Ferrari, Automobili Lamborghini, Bentley e tutti i marchi di lusso. Al momento bisogna dire che ufficialmente non sembrano preoccuparsene le rivali ma non è tutto rosa come viene dipinto, tant’è che il Ceo di Ferrari è vicinissimo ai clienti come mai un Presidente Ferrari è stato. E c’è chi malignamente sostiene che lo faccia per capire qualcosa in più ma anche perché ha poche idee.
Secondo alcuni analisti interpellati, un 30% prevede che alcuni grandi brand andranno incontro a un periodo non facile con pesanti ripercussioni alla voce ristrutturazioni se non addirittura sopravvivenza anche perché il passaggio all'ingegneria per processi sembra stia mettendo in crisi il sistema. La complessità del settore automotive infatti richiede grandi capacità di visione sul prodotto finito con struttura piramidale e non a comparti. Soprattutto poi in un momento come questo dove tutti viene sempre messo continuamente in discussione.