In ottobre sono state immatricolate in Italia 101.015 autovetture con un calo del 35,74% su ottobre 2020. La crisi nelle forniture di microchip che ha determinato fermate produttive e forti rallentamenti nelle consegne di autovetture ai concessionari e conseguentemente ai clienti finali ha presentato il conto. Questa situazione non è destinata a risolversi a breve e se nei prossimi due mesi si determinasse, come è altamente probabile, un calo analogo a quello di ottobre, il mercato italiano delle autovetture chiuderebbe il 2021 con 1.432.000. I concessionari sono quindi sotto pressione e lo sono anche perché cambieranno i contratti e molti passeranno ad agenti. Questo per i consumatori potrebbe essere l'ulteriore mannaia sul capo poiché potrebbe comportare minori sconti e sicuramente la fine delle km0. Per le Case invece una ghiotta opportunità perché ridurrebbe le spese della commercializzazione.
In tutto ciò c’è anche da registrare un problema sulla reperibilità dell’usato e anche in questo caso un aumento sensibile dei prezzi. Inoltre attenzione a chi acquista oggi sulla carta con tempi consegna incerti: il fermo produzione causa mancanza chip per alcuni costruttori è stato un vero panico e c'è chi ha tirato fuori addirittura dalla linea modelli incompleti, con tutti i rischi del caso non solo alla voce qualità. Un consiglio quindi quando si vede arrivare l'auto agognata è quello di controllare le date degli pneumatici, delle etichette disposte in alcuni punti strategici come il ripiano del baule...per sincerarsi che non sia stata dimenticata da qualche parte. Anche perchè ricordiamoci che tutto questo arriva dopo un lungo periodo di pandemia.