Le vendite di auto nuove in Italia continuano a crescere. Le immatricolazioni di auto nuove hanno registrato un incremento del 29,21% lo scorso mese di aprile rispetto allo stesso mese del 2022. Il dato positivo si deve principalmente alla maggiore disponibilità di prodotto ma si è ancora lontani dai volumi del 2019: tra il primo quadrimestre del 2023 e quello del 2019 il calo è del 22,5%. Se non vi saranno scossoni il mercato italiano dell’automobile per il 2023 si dovrebbe assestare attorno al milione e mezzo di veicoli, ben lungi dai quasi 2 milioni del 2019. Come oramai è prassi da diverso tempo sono in tanti a chiedere incentivi ma bisogna prestare attenzione perché le grandi Case automobilistiche ne stanno approfittando non poco. Oggi sono troppe quelle più attratte dagli utili che dai volumi pertanto grazie anche ai soldi garantiti dagli Stati attuano politiche di zero sconti con listini tra l’altro sempre più alti.
Prima della pandemia si compravano auto di segmento B anche a 8-10 mila euro, ora è difficile pagarle meno di 13-15 mila euro. Il caro materie prime non centra nulla, è solo pura speculazione a cui bisognerebbe mettere un freno anche per l’inflazione. Molti sono convinti che le mild hybrid come tecnologia siano più costose da produrre rispetto a quelle senza elettrificazione, industrialmente non è cosi. Perchè il piccolo motogeneratore che serve l'avviamento richiede anche minor tempo di montaggio. Ma chi oggi offre questa tecnologia allo stesso prezzo? Nessuno. Quindi ci vorrebbe da parte di tutti di più attenzione e serietà.