Il Rav 4 è uno tra i veicoli più importanti di Toyota. Recentemente ha tagliato il traguardo dei 10 milioni di esemplari prodotti. Nato piccolo e compatto nella prima decade degli anni novanta, è cresciuto a dismisura e nell’ultima generazione si propone anche con catena cinematica ibrida plug in. In Italia il Rav 4 fin dall’inizio è stato accolto con entusiasmo tanto che ne sono stati acquistati più di 200 mila. Nel 2019, il Rav 4 non è stato solo il SUV più venduto al mondo, ma anche la quarta autovettura più venduta in assoluto. Il Nord America è di gran lunga il mercato che più ha apprezzato questo SUV, con oltre mezzo milione di vendite annue (535.000 nel 2019), seguito dall'Europa (133.000) e dalla Cina (127.000). In Europa, il conteggio delle vendite del RAV4 ha superato i due milioni dal 1994, mentre l'ultimo modello di quinta generazione, introdotto all'inizio del 2019, ha stabilito un nuovo record annuale di oltre 130.000 unità.
Come in tutte le favole però arriva anche un momento difficile, lo scorso dicembre, quando la rivista specializzata Teknikens Värld testa il modello plug in. Nella prova dell’alce il Rav 4 plug in Hybrid ha mostrato criticità già a 63 km/h (contro i 72 km/h previsti). In pratica come si evince dall’immagine il Rav 4 punta molto, troppo, sull’anteriore con conseguente spostamento del pneumatico con rischio di detallonamento e quindi potenziale impuntamento del canale esterno del cerchio sull’asfalto che può portare a un capottamento del veicolo. Dopo i risultati dei test di Teknikens Värld Toyota decide di intervenire sulla taratura del controllo di stabilità.