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29 aprile 2022

Automotoretrò 2022

E’ in pieno svolgimento la rassegna internazionale Automotoretrò, dedicata al motorismo d’epoca, che si sta tenendo al Lingotto Fiere di Torino dal 28 aprile al 1° maggio. Già il giorno degli allestimenti sono state trattate diverse vetture. Le vetture young timer, quelle degli anni novanta, sono sugli scudi come le settanta e ottanta. Per le prewar e per quelle degli anni cinquanta e sessanta pause di riflessione, a meno che non siano pezzi stellari. Ci vorrebbe un impegno maggiore di disseminazione e percolazione verso le nuove generazioni da parte di enti, registri ed associazioni come capita all'estero. In fortissima crescita l’interesse per BMW che sta portandosi a livello del mito Porsche. Molta la richiesta per le 3000 CS/CSi degli anni settanta come per le 2002. Da segnalare anche un forte interesse per le Range sempre da parte estera. Decisamente ricca l’offerta da parte di commercianti, un po’ meno di privati e qui chi organizza Automotoretrò deve impegnarsi di più.

Automotoretrò 2022

Il motorismo d’epoca viene sempre più percepito come una forma di divertimento e investimento. La qualità di Automotoretrò continua a crescere tanto che gli manca davvero poco per divenire una concreta alternativa alla Fiera di Padova.Ci vorrebbe un po’ più di cura sugli allestimenti e anche qualche accompagnamento didattico. Asi prevede la presenza di una rara Lancia Rally 037 nella speciale configurazione “Safari”, gara africana alla quale questo esemplare partecipò nel 1986 schierato dalla squadra ufficiale Lancia Martini Racing con l’equipaggio Preston-Lyall. Una vettura scelta per rappresentare il nuovo libro edito dalla Libreria ASI intitolato “C’era una volta il Safari – Storie italiane d’Africa”. Scritto a quattro mani da Sergio Remondino e Sergio Limone, racconta le numerose storie associate alla partecipazione delle auto italiane in questa competizione. Quando si pensa al Safari Rally tornano alla memoria le immagini delle Lancia Fulvia, Stratos, 037 e Delta. Di un automobilismo italiano torinese i cui vertici si sentivano dei Publio Cornelio Scipione grazie ai tanti soldi di Fiat che li faceva muovere come dei veri Imperatori (elicotteri, decine e decine di meccanici-soldati…corte copiosa)… Altro importante pezzo esposto nello stand ASI è un trattore Fiat 25 RD del 1953, il cui progetto vide la partecipazione dell’ingegner Dante Giacosa per l’adattamento del motore diesel utilizzato anche sulla berlina Fiat 1400, sulla fuoristrada Campagnola e sull’autocarro 615N. Questo trattore mette in luce un’importante novità del settore, ottenuta dall’Automotoclub Storico Italiano che è riuscito a far recepire al legislatore la valenza storica e culturale dei mezzi agricoli, sancita dalla recente modifica dell’art. 60 del Codice della Strada, che oggi classifica le macchine agricole come “veicoli atipici” al raggiungimento dei quaranta anni di età. Il tema viene approfondito domenica 1° maggio alle 14.00 in un incontro con la Commissione ASI Macchine Agricole. Merito, anche questo, del presidente ASI Alberto Scuro, motore d'altissime prestazioni che tantissimo sta dando al motorismo d'epoca italiano che si ricorda oltre al ruolo cultura è anche fonte economica importante per il Paese. Sempre a Torino si ricorda che c'è anche da visitare uno dei musei più importanti al mondo, l'Mauto,con pezzi unici e veri ante anni quaranta soprattutto da competizione. Il nucleo più antico della collezione è legato alla storia del suo fondatore, Carlo Biscaretti di Ruffia.
 

Range rover automotoretrò