In un mondo dove le certezze vengono sempre più a mancare sono in molti a domandarsi quale sarà il futuro dell’auto elettrica. Volkswagen che ha investito e molto sulla ID.3, la sua prima elettrica da grandi volumi, sta pagando non poco problematiche relative allo sviluppo dell’elettronica a cui si è aggiunta la grana dello stop degli impianti produttivi, ora però ripartiti ma a scartamento ridotto. La situazione ci dicono alcuni non è semplice perché prima dello stop causa Coronovirus Volkswagen produceva 150 ID.3 al giorno a Zwickau mentre ora sembra si sia attestata attorno alle 50 unità. La prima elettrica di massa di Volkswagen quindi per cause diverse procede al rallentatore e se si considera che la data della commercializzazione prevista per questa estate si avvicina e che Volkswagen aveva annunciato di aver raccolto più di qualche decina di migliaia di ordini, potrebbe succedere che ci saranno meno auto di quelle richieste. Il che significherebbe tempi lunghi sulle consegne.
Ma attenzione, c’è anche chi invece sostiene che le richieste non siano state così tante come detto e che ci siano davvero seri problemi sul software e quindi il rallentamento dovuto al Coronavirus possa essere anche arrivato come il “cacio sui maccheroni”. Tutto ciò porta ulteriore incertezza sul futuro dell’auto elettrica e non fa capire se avrà un radioso o cupo domani. Si ricorda che la produzione della ID.3 è iniziata lo scorso novembre. E che fino ad oggi secondo calcoli nemmeno troppo approssimativi Volkswagen ne avrebbe già sui piazzali qualcosa come 10 mila ma avendo comunicato di un potenziale di 30 mila prima dello scoppio del Coronavirus ne mancherebbero davvero parecchie e la colpa non è facile da attribuire. In più c’è anche da aggiungere che alcuni si troveranno anche un’auto non certo appena nata ma già con più sei mesi di vita passata su un piazzale. La VW ID.3 si ricorda essere una 5 porte un po’ più alta e larga della Golf. Si può scegliere con tre diverse tipologie di batteria, 45 kWh, 58 kWh e 77 kWh. In base alla capacità delle batterie cambia l’autonomia, con il pacco batterie più grande da 77 kWh l’autonomia dichiarata è attorno ai 550 chilometri che effettivi dovrebbero essere tra i 350 e i 400. In Italia i prezzi non sono stati ancora comunicati al contrario della Germania dove la versione base viene proposta a 29.430 euro. Circa 4 mila euro in più di una Golf benzina. La ID.3 essendo elettrica potrà godere di incentivi pesanti, anche 6 mila euro e più in alcune regioni, che però ricordiamo verranno dati dallo Stato che così ne avrà meno da dare a servizi anche molto importanti. La versione che prima arriverà sul mercato sarà la 1°edition, venduta a ben 40 mila euro. Si ricorda anche che i bagagliaio della ID.3 con una volumetria di 385 litri è per 5 litri più grande di quello della Golf. Bisogna poi aggiungere per onestà di informazione che la ID.3 è alta ben 1552 mm, 9 cm in più della Golf, che è più larga della Golf e che pesa mediamente 1800 kg quindi più di 500 kg rispetto alla Golf. Pertanto in autostrada i consumi di energia per muoverla saranno superiori a quelli di una Golf già sopra i 100 all’ora e che anche nelle fasi di accelerazione il peso maggiore non la renderà poi tanto più competitiva, sempre da un punto di vista di consumi d’energia per muoversi. Infine un commento sugli interni: sono molto ma molto poveri. Il cruscottino davanti al volante è misero, i materiali tutt'altro che piacevoli da toccare e vedere, l'assemblaggio non certo esemplare. L'impressione insomma è che in Volkswagen abbiano limato tantissimo sui costi.