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28 ottobre 2024

UE Mobilità

Sembra ormai certo che solo nel 2026 sapremo se in UE si venderanno solo auto elettriche oppure no. In alcuni Paesi europei questo non sarà un problema per le ridotte distanze, in altri come in Italia si. Per il solito problema della ridotta autonomia, dei tempi di ricarica lunghi ma anche per i costi perché i Paesi che hanno il nucleare sono avantaggiati. La mobilità dei cittadini dipende sempre più dai politici europei che stanno decidendo cosa sia meglio: auto elettrica, auto a benzina, auto diesel, auto a metano, auto a gpl… Molti di questi politici in posti chiave come energia, Dan Jørgensen energia, e azione per il clima Wopke Hoekstra azione per il clima sono dei Paesi del nord Europa. Paesi come l’Olanda ma anche la Norvegia, Paesi che sostengono molto la mobilità elettrica. In questi Paesi muoversi con l’auto elettrica è molto diverso rispetto ad esempio a Paesi come Germania e anche Italia non solo perché sono piccini e hanno distanze quindi brevi ma anche perché hanno pochissime autostrade e un territorio piano. Tutte caratteristiche a favore dell’auto elettrica. Andare ad esempio da Asterdam a Rotterdam è un viaggetto di meno di 100 chilometri. Tutti in piano. Anche il nord Italia è piatto ma le distanze sono tanto diverse e oggi non è sbagliato parlare di area urbana-lavorativa sull’asse Torino-Trieste per una distanza quattro volte superiore a quella degli olandesi.

UE cosa decide sulla mobilità? Nel 2026 si saprà

Andare ad esempio da Asterdam a Rotterdam è un viaggetto di meno di 100 chilometri. Tutti in piano. Anche il nord Italia è piatto ma le distanze sono tanto diverse e oggi non è sbagliato parlare di area urbana-lavorativa sull’asse Torino-Trieste per una distanza quattro volte superiore a quella degli olandesi. Ma quanta attenzione o meglio sensibilità da parte di questi politici c’è sulle differenti esigenze dei cittadini europei? A ben vedere quello che stanno decidendo vien da dire poca. Pertando attenzione alle loro prossime mosse.