Bridgestone ha alzato i listini degli pneumatici dell’8% per il rincaro delle materie prime. Il cobalto necessario per gli accumulatori agli ioni di litio è aumentato del 50% in tre mesi. L’industria dell’auto, e non solo, è stretta in una feroce morsa. E chi pagherà di più tutto questo saranno i consumatori. Ma anche chi farà mosse azzardate. Se, ad esempio, la corsa del cobalto non dovesse arrestarsi, potrebbe andare in crisi l’auto elettrica e tutti quelli che su questa hanno investito! Nelle batterie c’è anche grafite ma questa si può ricavare dal petrolio con un impatto ambientale però tutt’altro che trascurabile. La corsa al rialzo dei prezzi delle materie prime è un problema che non va sottovalutato perché capitò anche negli anni settanta ma allora gli stipendi venivano riparametrati con la famosa scala mobile, oggi non è più così.
In molti Paesi come il nostro quindi i consumi potrebbero rallentare fortemente, così chi ci governa presti attenzione a non sperperare risorse ma anche a scegliere soluzioni che poi potrebbero non essere possibili. E chi all'ambiente è attento e alle condizioni di lavoro non sottovaluti altri aspetti.