BMW scala più di una marcia sulla fibra di carbonio e si ferma ai box. La Casa bavarese riduce la propria partecipazione nel Gruppo SGL e già lo scorso anno aveva fatto capire che avrebbe limitato l’uso della fibra di carbonio e si sarebbe rivolta a materiali sempre leggeri ma più economici come l'alluminio e l'acciaio per le sue auto più vendute, per mantenere alti i margini di profitto. Il produttore ha detto in una dichiarazione venerdì scorso che la fibra di carbonio rimarrà ancora una parte significativa del suo mix di materiali e che continuerà a collaborare con SGL su progetti futuri anche dopo aver venduto la sua quota del 49% nella joint venture SGL Automotive Carbon Fibres (ACF) . La decisione non avrà alcun impatto sugli accordi di fornitura esistenti per l'utilizzo del materiale nella BMW i3, nella BMW i8 e nella BMW serie 7, hanno affermato le due società, ma l’interrogativo è sul futuro dei prossimi modelli. BMW manterrà la quota del 18 percento circa in SGL Group.
I materiali compositi sono stati annunciati come quelli del futuro per auto leggere, a basso consumo di carburante, ma si stanno dimostrando molto costosi e quindi c’è chi vuole andarci piano.