Il Gruppo tedesco è in forte difficoltà. I sindacati sono sul piede di guerra e annunciano scioperi di avvertimento, già nei primi giorni di dicembre. Gröger, capo dell'IG Metall: "Raccomanderemo al comitato di contrattazione collettiva di indire scioperi di avvertimento presso le sedi della Volkswagen quando scadrà l'obbligo di non sciopero, vale a dire a partire dall'1 dicembre", ha dichiarato, lanciando un ulteriore avvertimento al costruttore di Wolfsburg sull'intenzione del sindacato di proclamare uno sciopero come non "si vede da decenni in Germania" pur di aumentare le pressioni sui vertici e convincerli ad accettare la richiesta del sindacato di cancellare qualsiasi ipotesi di chiusura per gli stabilimenti o di licenziamento per il personale.
La pace sindacale scade il 30 novembre e, pertanto, è possibile che vengano organizzati scioperi di avvertimento già dal giorno successivo e in qualsiasi impianto interessato dal rinnovo del contratto: i negoziati riguardano circa 120 mila dipendenti degli impianti di Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden e Kassel, nonché Volkswagen Financial Services, Volkswagen Immobilien GmbH e dx.one GmbH. Il Gruppo Volkswagen oltre agli scioperi ha problemi anche con le vendite e sta soffrendo pure per prodotti molto meno competitivi rispetti al passato, nonostante gli aumenti dei prezzi. Il management di Volkswagen vuole ridurre i costi e tagliare fabbriche e personale. Fino a poco tempo fa produceva tante auto e i conti stavano in piedi, ora invece no. Al posto di fare un piano strutturale sul prodotto il management ha deciso di lavorare sui conti e questi sono i risultati che si devono anche alle scellerate scelte fatte negli ultimi cinque anni. A partire da tutta la gamma elettrica, dalla ID3 alle Audi E-Tron con fabbrica dedicata a Bruxelles, che dopo soli 5 anni hanno deciso di chiudere! Attenzione, a Bruxelles sembra che l'investimento fatto dall'allora CEO Diess sulla fabbrica belga fosse stato di circa 300 milioni di cui molti sono arrivati da finanziamenti. A Bruxelles lavorano circa 2500 dipendeti, in Germania c'è chi parla di un taglio di 20 mila dipendenti, numeri che dicono spiegano anche perché dello stabilimento belga poco interessi ai sindacati del Gruppo molto spaventati per quanto sta impattando in Germania.