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25 novembre 2021

Inverno elettrico

Il Generale Inverno avanza. E con le basse temperature diventa un imperativo cambiare lo stile di guida. Perché il fondo sdrucciolevole mina l’aderenza quindi spazi di arresto più lunghi, maggiore difficoltà nello scaricare tutta la potenza… Per chi ha un’auto elettrica il Generale Inverno è ancora più cattivo perché la coppia elevata e immediata complica le cose inoltre c’è il solito tema dell’autonomia che si riduce per le basse temperature. In generale, l'autonomia di un'auto elettrica in inverno può diminuire fino al 30% rispetto al funzionamento estivo. Se, ad esempio, l’autonomia è di 350 chilometri nella stagione estiva, a 0° se ne possono percorrere 270.

Auto elettrica

Questo dato da noi riscontrato su molte automobili elettriche provate è stato anche rilevato dal Norwegian Drivers Club NAF in un test su larga scala con 20 diverse auto elettriche e apre a una poco considerata riflessione sull’impatto ambientale di queste vetture che a differenza di quelle termiche diventano molto meno efficienti nella stagione invernale. Il tema della scarsa efficienza invernale delle auto alimentate a corrente è importante perché riguarda anche le plug in la cui batteria si esaurisce molto più in fretta. Ma vediamo quali sono i trucchi per usare d’inverno le elettriche al meglio. Il primo è di riscaldare l’auto quando è ancora attaccata alla spina così da non intaccare l’energia della batteria. Questa “furbata” permette di risparmiare sul consumo dell’impianto climatizzazione e quindi incidere meno sull’autonomia. Giusto per avere due dati in più: quando fuori si è sotto lo zero e nell’abitacolo si vuole tenere una temperatura di 20°, il consumo per il riscaldamento è attorno ai 2 kWh. Lo scorso inverno siamo stati 3 ore fermi causa blocco e per riscaldarci si sono persi 40 km di autonomia, quindi attenzione a chi viaggia con le capacità della batteria sempre vicine alla riserva. Un altro consiglio è quello di viaggiare con il clima spento ma con le resistenze inserite di riscaldamento del sedile e del volante, che richiedono minor energia, avendo semmai solo l’accortezza di attivare il climatizzatore per tenere secco l’abitacolo solo lo stretto necessario per non appannare i vetri. Quindi è fondamentale usare programmi Eco ma attenzione togliendo il sistema di recupero frenata più invasivo per evitare che l’auto possa slittare a seguito di brusche decelerazioni. Questo è importantissimo quando si viaggia su percorsi di montagna con forti discese e non solo. Un altro punto importantissimo riguarda la carica: mai farla a vettura fredda. Alcuni utilizzatori di auto elettriche non dotti fanno pochi metri e la lasciano poi in ricarica dopo una notte passata alle intemperie soprattutto quando vanno in vacanza in montagna. Ebbene, le batterie fredde si caricano male. Di conseguenza, la ricarica rapida dovrebbe essere pianificata in modo tale da iniziare la ricarica solo dopo un lungo viaggio con una batteria preriscaldata. Con una batteria fredda, i tempi di ricarica aumentano notevolmente perché si riduce in automatico la potenza di ricarica per preservare la batteria. Per quanto riguarda la guida bisogna imparare a dosare nella fase iniziale delle partenze l’acceleratore poiché i motori elettrici avendo molta coppia portano le ruote motrici a perdere aderenza e su fondi bagnati o sdrucciolevoli tutto ciò viene ancor più messo in evidenza. L’accelerazione poi bruciante delle elettriche porta in fretta ad elevate velocità che su fondi a ridotto attrito comportano lunghi spazi di frenata e quindi anche qui bisogna prestare più attenzione.