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24 settembre 2021

Opel Astra atto VI

Dal prossimo ottobre sarà ordinabile la nuova Opel Astra. Un modello mito giunto alla sesta generazione e chi fino ad oggi ha venduto più di 14 milioni di unità. Il prezzo d’attacco della nuova Opel Astra partirà da 24.500 euro e questa è una ottima notizia perché risulta meno costosa del modello che va a sostituire confermando quindi che Opel nel rapporto prezzo-contenuti vuole tornare best in class. Le consegne avranno inizio nel 2022. Rispetto al modello che va a sostituire è tutta nuova, ha passo più lungo, sbalzi più corti e quindi come abitabilità longitudinale e comportamento dinamico segna un netto passo in avanti. La nuova Opel Astra poggia sulla piattaforma EMP2 del gruppo Stellantis nella sua terza versione, la stessa impiegata dalla Peugeot 308. La nuova Astra ha dimensioni sostanzialmente analoghe alla precedente ma, secondo Opel, lo spazio interno è migliorato e anche la capacità di carico è superiore, passando dai 370 dell’attuale modello ai 422 litri.

Opel Astra plug in hybrid

Come motori la nuova Astra offrirà di tutto: dal 3 cilindri benzina 1.2 da 110 o 130 cavalli al diesel 1.5, dall’ibrido plug in all’elettrico puro, ma quest’ultima arriverà solo nel 2023. Importante è sapere che l’Astra sesta generazione offrirà l’opzione dei fari a matrice di Led di ultima generazione con ben 84 elementi, per garantire il migliore e più preciso fascio luminoso che la tecnologia oggi mette a disposizione per le vetture di segmento C. Per quanto riguarda il design esterno colpisce molto la mascherina a sviluppo orizzontale che sulle versione più raffinate ha il marchio non cromato e il cofano con nervatura centrale evidente; piacevole anche il posteriore e la vista laterale con un accentuato carico del posteriore che le da molta grinta e ricorda concetti cari a BMW. All’interno spicca il Pure Panel, ossia due pannelli da 10 pollici uniti, uno per la strumentazione e l’altro di tipo touch per il sistema multimediale. Il design della plancia è razionale, con i tasti fisici ridotti al minimo. Non manca la compatibilità del sistema multimediale con Apple CarPlay e Android Auto senza fili e i comandi vocali. I sedili sono ancora una volta certificati dagli esperti di ergonomia di AGR, posizionati 12 mm più in basso rispetto al modello precedente, che sono il non plus ultra in termini di dimensioni, regolazioni e sostegno per busto e gambe per un comfort nettamente superiore non solo nelle lunghe permanenze a bordo. Le versione top-di-gamma saranno con tecnologia ibrida plug-in. La versione ibrida ricaricabile di vertice offre una potenza di sistema di 165 kW/225 CV e una coppia massima pari a ben 360 Newton metri. L’1.6 quattro cilindri genera 133 kW/180 CV. Il motore elettrico contribuisce con 81 kW/110 CV. La potenza viene trasmessa all’asse anteriore mediante cambio automatico a otto rapporti. Per chi vuole vivere una esperienza ibrida spendendo meno all’acquisto sarà disponibile anche una versione con una potenza di sistema di 132 kW/180 CV. Anche in questo caso la coppia massima resta di ben 360 Newton. I due modelli ibridi plug-in da 0 a 100 km/h richiedono rispettivamente 7,7 e 7,9 secondi e raggiungono una velocità massima di 235 e 225 km/h (controllata elettronicamente). Per chi fa tanta strada c’è l’opzione diesel con potenza da 130 cavalli ed emissioni di Co2 contenute in 113 grammi.

Opel Astra sesta generazione vista posteriore