Fca è riuscita a trovare una quadra sul prezzo di Magneti Marelli con Calsonic Kansel, l’acquisto da parte dell’azienda giapponese può avvenire per 6,2 miliardi di euro. O meglio con il fondo americano che la detiene, KKR. Perché Calsonic Kansel è più piccola di Magneti Marelli! Quindi è più operazione finanziaria che industriale al momento. Da domani si vedrà se rimarrà tale o…sfruttando i brevetti e la tecnologia di Magneti Marelli punteranno a scalare la classifica dei più importanti fornitori del pianeta nel settore automotive. L'operazione entrerà nel vivo nella prima metà dell'anno prossimo, e se tutto andrà come dovrebbe porterà alla nascita della Magneti Marelli CK Holdings e del settimo maggior operatore indipendente al mondo nel campo della componentistica per veicoli, con un fatturato complessivo di 15,2 miliardi di euro, quasi 200 stabilimenti e centri di ricerca e sviluppo in Europa, Giappone, America e Asia-Pacifico.
Il CEO sarà quello attuale di Calsonic Kansel, Beda Bolzenius, che continuerà a lavorare in Giappone. Calsonic Kansei è importante sottolineare che è azienda nata solo nel 1999 dalla fusione tra i componentisti nipponici Calsonic e Kansei e nel 2016 venne ceduta dalla Nissan e altri azionisti al fondo Usa KKR per 4,5 miliardi di dollari. Importante è anche non trascurare che FCA vende un gioiello che Sergio Marchionne voleva invece quotare e che con questa mossa FCA non avrà più un asset strategico sulla tecnologia perché anche per Lei questo Gruppo diventerà solo un fornitore. Perderà insomma un vantaggio di non poco conto che per la verità non ha mai sfruttato come avrebbe potuto. Come avvenne anche per il Common Rail. E tutto ciò non è una novità, perché come storia insegna anche quando inventò la 128 aveva tanto vantaggio competitivo ma non riuscì a concretizzarlo tanto quanto ad esempio Volkswagen, che con la Golf prese molto dalla scatola torinese. Infine un rumors su questa faccenda: si sussura che l'operazione possa essere stata fatta anche in virtù della proprietà americana che vuole la tecnologia di Magneti Marelli per nuove tipologie di veicoli legati alla mobilità di domani. Per essere più chiari: far entrare nel Paese a stelle e strisce conoscenze che possono rivelarsi dei pilastri su cui costruire colossi sulla mobilità.