Skoda negli ultimi anni è stata una vera gallina dalle uova d’oro per il Gruppo Volkswagen. Soprattutto grazie alla vendite in Cina, che è diventato il primo mercato, seguito da Germania, Russia, Repubblica Ceca, UK, Polonia, Francia. Nel terribile 2020 anche Skoda ha sofferto. E non poco. Globalmente Skoda ha segnato un -19,1% ma quello che colpisce maggiormente è stata la contrazione in Cina del 38,7%. Questo forte rallentamento sul mercato cinese apre molti interrogativi perché al di là della pandemia sembra anche che sia dovuto a un risposta dei costruttori locali sempre più competitivi e aggressivi. Il 2021 quindi diventa un anno importantissimo per capire lo stato reale sul primo mercato mondiale dell’automobile non solo per Skoda ma anche per tanti altri. Per quanto riguarda l’utile operativo di Skoda nel 2020 ammonta a 756 milioni di euro, nel 2019 era di ben 1.660 milioni di euro, quindi -54,5%.
Alla fine dello scorso anno l'azienda ha preso importanti decisioni strategiche per proseguire il suo percorso. La prossima generazione della Superb sarà sviluppata insieme a Volkswagen Passat a MladáBoleslav a partire dal 2023 e costruita nello stabilimento Volkswagen di Bratislava. Questo libererà capacità per più di 150.000 veicoli nello stabilimento di Kvasiny. La capacità aggiuntiva sarà utilizzata dai modelli SUV e della nuova Fabia Wagon. È stato inoltre deciso che la produzione di Kodiaq rimarrà nello stabilimento di Kvasiny. Nei prossimi cinque anni Skoda investirà circa 2,5 miliardi di euro. Solo per l'ulteriore sviluppo dell'elettro-mobilità verranno spesi 1,4 miliardi di euro e la Casa automobilistica investirà circa 650 milioni di euro in attività di digitalizzazione.