Bentley annuncia che cesserà la produzione del motore a benzina a 12 cilindri nell'aprile 2024. La decisione fa parte dell'accelerazione di Bentley verso un futuro sostenibile attraverso la sua strategia Beyond100 che vedrà l'intera linea di modelli dell'azienda completamente elettrificata entro l'inizio del prossimo decennio. Questo viaggio è già iniziato, con l'introduzione dei modelli Bentayga e Flying Spur Hybrid per i quali la domanda sta superando le aspettative dell'azienda. Quando la produzione della W12 cesserà il prossimo anno, l'intera linea di modelli Bentley sarà disponibile con l'opzione di un propulsore ibrido. I 22 addetti alla costruzione del W12 verranno impiegati per la produzione del V8 che quindi diventerà il motore termico leader della Casa inglese.
Si ricorda che il W12 di Bentley nacque in Volkswagen e rappresentò un passaggio epocale per la Casa inglese in quanto i 12 cilindri erano appannaggio solo delle Case automobilistiche più prestazionali e sofisticate come Ferrari e Automobili Lamborghini. Negli anni ’80 anche BMW e Mercedes arrivarono con un V12 e solo dopo un altro decennio Volkswagen lo diede a Bentley. Per quasi un secolo il motore a dodici pistoni è stato il motore più esclusivo e sognato e vedere che Bentley ci rinuncia nel segno della sostenibilità lascia molti stupiti anche perché per i pochi numeri l’impatto sul pianeta è praticamente nullo. Prima comunque di lasciare definitivamente la scena, ci sarà una ultima versione, la più potente di sempre, da 750 cavalli destinata a soli 18 esemplari di Bentley Batur che saranno realizzati a mano da Mulliner. Oltre alla potenza di 750 cavalli colpisce la coppia di 1000 Nm ma anche il regime della potenza massima limitato a 5.500 giri, un valore assai basso rispetto ai 12 cilindri Ferrari e Lamborghini. Il presidente e amministratore delegato di Bentley, Adrian Hallmark, ha dichiarato: “Il nostro progressivo viaggio verso una mobilità di lusso sostenibile significa apportare modifiche a ogni area di Bentley Motors. Quando abbiamo lanciato per la prima volta la W12 nel 2003, sapevamo di avere un potente motore che avrebbe spinto sia le nostre auto che il marchio in avanti a tutta velocità. 20 anni e più di 100.000 W12 dopo, è giunto il momento di ritirare questo propulsore ormai iconico mentre facciamo passi da gigante verso l'elettrificazione, ma non senza dargli il miglior saluto possibile, con la versione più potente del motore mai creata”. Dalla prima introduzione del 6.0 litri W12 di Volkswagen nel 2003, il team di ingegneri di Crewe ha continuamente migliorato le prestazioni del motore in termini di potenza, coppia, emissioni e raffinatezza. Negli ultimi 20 anni, la potenza è aumentata del 37% e la coppia del 54%, mentre le emissioni sono state ridotte del 25%. Inizialmente ciò avveniva attraverso l'evoluzione e l'ottimizzazione dei sistemi di controllo, miglioramenti della fluidodinamica e del raffreddamento, sovralimentazione e processi di iniezione e combustione più efficaci. Per il lancio di Bentayga nel 2015, il W12 venne completamente ridisegnato ed è quella versione del motore che rimane in produzione oggi, con disattivazione dei cilindri, iniezione diretta e turbo twin-scroll. Ogni motore W12 è costruito a mano in 6,5 ore da un team di artigiani prima di intraprendere un regime di test altamente sofisticato di oltre un'ora tramite tre macchine diagnostiche specializzate. Ogni settimana, un motore viene sottoposto a un lungo ciclo di prova e quindi completamente smontato per l'ispezione. Il motivo ufficiale per cui viene dato l'addio al W12 si deve al percorso legato alla sostenibilità intrapreso da Bentley, ma c'è chi racconta che si sia fermata la richiesta per questa tipologia di motori. Ciò potrebbe significare che il mondo del lusso ha cambiato i "gusti" e questo potrebbe andare a cascata su tutto il settore aprendo porte a nuovi attori con conseguenze anche drammatiche per chi è stato abituato a vivere in un fortino inespugnabile grazie alla sofisticazione dei prodotti che ora si va perdendo. Si ricorda che negli anni settanta e ottanta le uniche Case automobilistiche ad avere 12 cilindri erano Ferrari, Lamborghini e Jaguar con potenze attorno ai 300-400 cavalli. Poi arrivaranno i V12 di BMW e Mercedes per i modelli Serie 7 e S, splendido il 6 litri 408 cavalli della Stella, quindi arrivo il W12 di VW che servì tante vetture, dalla Bentley alla VW Phaeton all'Audi A8 che vide la luce con 420 cavalli.