Fiocco azzurro in casa Seat. Debutta una nuova Marca: Cupra. La missione? Mettere al centro le persone e le loro emozioni. Due C stilizzate il loro tatuaggio-simbolo. La Casa spagnola gioca una carta che può rivelarsi un asso o una scartina, ma che di sicuro farà emozionare perché dietro ci sono uomini molto passionali. A partire dal presidente di Seat Luca De Meo. Al debutto, oggi in Spagna, giusto per capire l’importanza che viene data alla nascita di questo marchio erano presenti nomi altisonanti del Gruppo VW a cui Seat fa parte: Piech e Porsche. Ciò perché è incredibile da dirsi, il Gruppo VW era da decenni che non lanciava un nuovo marchio e questo evento è molto sentito. Le novità di Cupra per quest’anno sono la Cupra Leon SRT e la Cupra Ateca che accelera da 0 a 200 km/h in 20 secondi grazie a 300 cavalli, cinque secondi in meno di vetture a dodici cilindri di un po’ di anni fa firmate BMW.
La famiglia Cupra dovrebbe poi crescere con versioni di Ibiza e Arona. Ma la partita vera inizierà quando sul tavolo, Cupra nel 2020 mostrerà ben tre nuovi modelli. Anche elettrificati, dove questa aggiunta dovrà essere principalmente votata al piacere e alle performance. Importante è sapere che il marchio Cupra avrà concessionarie esclusive, al momento quattro sono state identificate in Italia, Firenze, Como, Udine e Monza. Chi comprerà Cupra avrà garanzia estesa e servizi speciali. Il 2017 per Seat è stato un anno sorprendente con 468.400 unità vendute. Le vendite Seat in cinque anni hanno registrato un +46%. La frenesia che ha colpito questo marchio con il lancio lo scorso anno della migliore Ibiza di sempre, la quinta generazione, ma anche dell’Arona culminano ora con questo importante passo verso un futuro che potrebbe aprire davvero a nuovi orizzonti perché principalmente rivolto a chi vuole qualcosa di speciale ed esclusivo senza dover ricorrere ai brand premium. L’idea non è sbagliata. Importante è anche sapere però che al momento Cupra non prevede di fare auto completamente dedicate ma evoluzioni di basi sempre derivate dal Gruppo VW a cui appartiene. Quindi niente berlinette tipo Alpine tutte in alluminio ma versioni speciali e rifinite e anche ben industrializzate.