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21 marzo 2018

Dalla Cina con amore

Si chiama Byd C9. Ed è un bus elettrico cinese. A breve verrà testato anche in Europa da Flixbus, compagnia low cost parecchio aggressiva. BYD C9 ha batterie da 385 KW cinesi, motori cinesi da 180 Kw, pesa tantissimo e porta solo quaranta persone. L’autonomia? Risicata a 200 chilometri. Ma è elettrico e tanto fa immagine di questi tempi. Quindi è anche una azione di gran marketing per tutti gli interessati che non considerano cosa significherà smaltire accumulatori così importanti ma anche il tempo e l'energia per ricaricarli, note le potenze in gioco! L’attenzione alla mobilità elettrica è sulla cresta dell’onda come non mai anche perché la grande Cina spinge parecchio a riguardo avendo tanti interessi in gioco sul tema.

BYD bus elettrico per flexibus

Osservando il mondo e stringendo sulla mobilità, si nota sempre di più una Cina insistente sulla mobilità elettrica, un nord America concentrato nello sviluppo di veicoli a guida autonoma, un’Europa disorientata e Continenti come Africa prossime terre di conquista. Se si entra ancor più nel dettaglio ciò porta anche a pensare a una vera guerra commerciale e industriale con effetti dirompenti sull’occupazione. Ma c’è un altro fatto che deve far riflettere. La mobilità elettrica e autonoma è molto sentita nelle mega city non al di fuori. Questo potrà creare degli scompensi sul modo di vivere non indifferenti, generando due società parallele dove dire quale sia la migliore facile oggi non è, in quanto tutti i nuovi sistemi che buttano all’ortiche il passato si stanno scoprendo con falle infinite.