Oggi se si va in concessionaria a comprare un’auto si viene attratti dalle formule che garantiscono un valore residuo garantito. Il valore residuo è garantito dagli stessi costruttori ma con i grandi cambiamenti in atto (demonizzazione diesel, riflettori sulle elettriche, auto ibride percepite sempre più come salvagente…) c’è chi inizia a preoccuparsi che si stia creando una bolla pazzesca nel settore automotive, a livello di quella immobiliare dei mutui subprime che scoppiò nel 2006 negli USA e portò a crisi epocale. Il motivo è presto detto: ci sono tante auto che stanno perdendo più valore di quello previsto, quindi il rischio concreto è di perdite pesanti. Una delle cause principali è la perdita del valore delle auto a gasolio che in Europa occidentale sta crollando e di questo ne stanno approfittando anche i commercianti che lavorano con l’Est, valvola di sfogo delle auto di seconda mano che tirano sui prezzi senza alcuna pietà.
La sostenibilità economica per alcuni costruttori sembra a un punto di non ritorno e complici anche i costi che stanno sostenendo per abbassare le emissioni di CO2 e le omologazioni WLTP c'è il rischio di forti...terremoti. A fronte di ciò c'è preoccupazione anche perché alcuni costruttori pur di rientrare e vedendo l'aria che tira sembra siano disposti ad accettare valori inferiori pur di liberarsene. E ciò farà ancor più perdere valore al secondo bene più costoso dopo la casa.