Come più volte scritto e detto iniziano ad arrivare i nodi al pettine sull’elettrificazione. Il N.1 di Stellantis Carlo Tavares torna a lanciare un warning sulle conseguenze di una transizione verso la mobilità elettrica imposta dalle istituzioni e dalla finanza. Per la prima volta oltre a parlare del pericolo posti di lavoro sottolinea il tema qualità! Finalmente. "Quello che è stato deciso è di imporre all'industria automobilistica un'elettrificazione che comporta un 50% di costi aggiuntivi rispetto a un veicolo convenzionale", ha detto il top manager, intervistato durante la conferenza Reuters Next. "Non c'è modo di trasferire questo 50% sul consumatore finale, perché la maggior parte della classe media non sarà in grado di pagare". Pertanto, per i costruttori non ci sarà altra scelta che aumentare i prezzi e vendere meno auto.
Tavares ha poi detto che ci vuole tempo per testare le nuove tecnologie: “Accelerare la transizione sarà solo controproducente. Porterà a problemi di qualità". Tavares è tra i manager oggi più dotti del settore e sebbene tre anni fa fosse di ben altre idee, il passo che ha compiuto è importante e non deve però rimanere un sasso nello stagno. Anche perché oggi non è a capo di PSA ma di Stellantis che ha un peso diverso perché opera in tutti i Continenti e quindi può iniziare a spiegare bene alla politica e a chi elegge i politici i perché. Cosa che non continua a fare. E questo è oggi non solo il suo tallone d’Achille ma di tutta l'industria dell'automobile che non vuole dire quello che si dovrebbe perché una parte importante è attratta dalla possibilità di cambiare pelle e fare soldi grazie più alla finanza che al prodotto.