Macron ha definito "scioccante ed eccessivo" l'ammontare della remunerazione del portoghese Tavares, Ceo di Stellantis. E sempre Macron si è detto favorevole a un "plafond" per gli stipendi dei manager a livello di Unione Europea: "Bisogna condurre la battaglia a livello europeo perché ci siano remunerazioni che non possano essere esagerate. Bisogna darsi dei plafond e avere una governance per la nostra Europa che renda le cose accettabili, altrimenti la società ad un certo punto esplode”. Gli ha fatto eco anche la Le Pen: "Certo che è scioccante ma è ancora più scioccante che ci siano imprenditori che hanno messo in difficoltà la loro azienda. Credo che uno dei mezzi per attenuare queste remunerazioni sproporzionate rispetto alla vita economica sia, forse, di far entrare i dipendenti come azionisti”.
Sull’argomento è intervenuto anche Bruno Le Maire, che nella sua veste di ministro dell’Economia è il diretto responsabile della partecipazione detenuta dallo Stato nel capitale di Stellantis (la Francia detiene poco più del 6% tramite la banca statale BpiFrance). La retribuzione di Tavares è “eccessiva”, ha sostenuto Le Maire, chiedendo, però, che eventuali tetti salariali vengano fissati a livello europeo per evitare che la Francia perda i migliori manager. Il compenso dell’amministratore delegato di Stellantis ricordiamo che l’anno scorso avrebbe superato i 19 milioni di euro. Giusto per non dimenticare, nel 2016 e 2017 Sergio Marchionne portò a casa poco meno di 10 milioni di euro, più o meno quanto il suo omologo Volkswagen dell’epoca, Muller, ma attenzione che i N.1 di General Motors e Ford già in quel periodo portavano a casa più di 20 milioni di dolari! E già in quegli anni Musk di Tesla, a cui gli annunci son sempre piaciuti, disse che non avrebbe portato a casa alcun stipendio ma solo premi legati ai risultati. Allora Tesla valeva meno di 60 miliardi, lo scorso ottobre superò i mille miliardi e Musk altro che poche decine di milioni di stipendio gli sono arrivati. Altro personaggio molto attaccato ai soldi era anche Ghosn di Renault-Nissan mentre il suo predecessore Schweitzer nemmeno lontanamente vedeva questa cifre. Così come tutti i top manager pre 2010. Ma perché allora non c'era la finanza a dirigere la banda ma gli ingegneri e i prodotti tra l'altro erano nettamente migliori. C'era più concorrenza ma soprattutto c'era più benessere per tutti. E non tantissimo per pochi come oggi.