WARNING
18 novembre 2024

Marocco N1 per l'auto

Oggi i cittadini del Marocco celebrano, con la Festa dell’Indipendenza, la fine del protettorato francese e la riunificazione del Paese, liberato dalla dominazione colonialista, iniziata nei primi anni del Novecento. E’ il giorno dell’indipendenza del Marocco. Quest’anno vogliamo ricordare che il Marocco ha superato il Sud Africa nella produzione automobilistica ed ormai è diventato uno dei grandi player del mondo produttivo dell’automobile con tra l’altro oltre 250 aziende fornitrici delle grandi realtà industriali presenti, tra cui diverse filiali di aziende italiane. In Marocco oggi producono molti veicoli sia Renault sia il Gruppo Stellantis. Interessante è sapere che due delle vetture più vendute in Europa come la Dacia Sandero e la Renault Clio vengono prodotte in Marocco, ma anche la Fiat Topolino. Renault crede molto nel Marocco e vuole far crescere i produttori di componentistica in questo Paese.

Dacia Renault produzione MArocco

La grande svolta del settore automotive nei confronti del Marocco è avvenuta nel 2012. È stato allora che Renault ha iniziato a produrre automobili in uno stabilimento a Tangeri, situato vicino al complesso industriale Tangiers Med e a pochi chilometri dalla Spagna, con una capacità di 400.000 veicoli. Quattro anni fa, nel 2019, Peugeot, che ora fa parte di Stellantis, ha seguito l’esempio di Renault aprendo a Kenitra uno stabilimento con una capacità di 200.000 veicoli. Lo scorso novembre, Stellantis, che produce la Peugeot 208 in questo stabilimento, ha dichiarato che avrebbe investito altri 300 milioni di euro per raddoppiare la produzione a 400.000 veicoli. Diciamo che oggi ha capacità da quasi 1 milione, molto vicina a quella della Francia, nettamente maggiore a quella dell’Italia. Attenzione: in Sicilia c’era lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, dismesso nel 2011 epoca governo Berlusconi. Ebbene in quegli anni si disse che lo stabilimento siciliano non era vantaggioso perché isolato e lontano. Una politica italiana più accorta avrebbe potuto rendere la Sicilia al pari del Marocco, ma anche all’epoca di politici illuminati pochi ce ne erano, in Italia. Non invece in Marocco.