Peugeot torna nell’endurance. E presenta la sua futura arma: la 9X8. Un mostro lungo 5 metri e largo più di 2 ma alto solo 1,18 metri. A differenza della 908 che l’ha preceduta non dispone di un motore diesel ma benzina. Una vettura da corsa che poggia sui concetto Neo-Performance, con cui il marchio del Leone è entrato nella dimensione dell’iperefficienza. Prestazioni virtuose e responsabili, che emergono grazie alla combinazione di ingegneria da parte di Peugeot Sport e design con il Centro Stile, portate a livello di eccellenza nelle competizioni così come nelle vetture di serie. Peugeot 9X8 è una ibrida con motore benzina 2.6 V6 biturbo da 500 kW (680 CV) per il retrotreno, e un motore elettrico da 200 kW (272 CV) per l’avantreno. Alla base di tanta potenza la batteria di trazione ad alta densità da 900 Volt, sviluppata in collaborazione con TotalEnergies e Saft. Il cambio? Un sette rapporti.
Il motore termico con angolo tra le bancate di 90° è di nuova concezione e riflette le scelte che molti hanno fatto e stanno facendo, cioè quello di preferire il frazionamento a 6 cilindri rispetto a un 8. Sorprendentemente la 9X8 non ha un’ala posteriore. Peugeot afferma che il corpo dell'hypercar genera abbastanza pressione verso il basso che non richiede la presenza di alettone. La batteria dovrebbe essere abbastanza piccina ma con tecnologia evoluta. L'anno prossimo, l'auto sarà vista in azione nella classe Hypercar di Le Mans del WEC. In totale, sette piloti si mettono al volante del mostro ibrido. Kevin Magnussen, ex pilota di F1 alla Haas, è forse il più noto al grande pubblico. Si ricorda che il Campionato endurance dovrebbe vedere anche vetture di Toyota, Ferrari e Porsche oltre che Audi. Toyota ha promesso che dalla sua endurance deriverà anche una versione stradale, Peugeot invece ha escluso questa opportunità.