Manca poco al debutto della seconda generazione Nissan Juke. Un modello che condividerà la base meccanica con la Clio, con la Captur che anch’essa a breve cambierà assieme a molti modelli Dacia e Mitsubishi sempre realizzati sulla stessa piattaforma. Per la serie stessa base con vestiti diversi. La nuova Nissan Juke si dovrà confrontare con le ultime proposte nel segmento dei SUV compatti del Gruppo Volkswagen, quindi VW T-Cross e Seat Arona in primis. Forse non a caso il motore benzina della nuova Nissan Juke entry level sarà un mille a tre cilindri. Ci sarà anche il Diesel tutto fare di Renault 1.5 dci la versione che più colpirà sarà la 1.6 benzina accoppiata a un motore elettrico per avere una versione ibrida plug in. Attenzione: la batteria sarà da 9 kwh per avere una autonomia elettrica di ben 30 chilometri. Sarebbe la prima plug in compatta della sua categoria.
Quasi sicuramente per un po’ di tempo non si dovrebbe vedere una versione super sportiva della seconda generazione Juke come invece c’è stata sulla prima generazione. E non ci sarà una integrale! La nuova piattaforma più grande porterà benefici sia per i passeggeri sia per i bagagli che godranno di maggior spazio. Si parla di un bagagliaio da 380 litri in luogo di quello attuale da 354, un 10% in più ma ancora non da far gridare al miracolo. Inoltre non dovrebbe avere il divano scorrevole di 14 centimetri come la Volkswagen T Cross. Sulla ibrida plug in bisognerà poi capire quanto spazio il pacco batteria aggiuntivo sottrarrà alla capacità bagagliaio. Da un punto di vista stilistico spariranno i fari a rana ma le lamiere della carrozzeria fortemente modellate anche sul tetto non la faranno ancora una volta passare inosservata. I prezzi dovrebbero partire da 18 mila euro. Sul mercato nei primi mesi del 2020. verrà prodotta in Uk.