Chi usa l’auto per brevi spostamenti non lo sottovaluti: una ibrida a benzina consuma il doppio di una diesel! Nei primi cinque minuti di funzionamento il consumo può arrivare a stare anche sotto i 5 km/l contro i 10 km/l di una diesel. E per altri dieci minuti di funzionamento il valore tra le due è sempre attorno a un valore nettamente a favore dell’auto a gasolio. Il punto importante è che oltre al costo differente nell’uso si ha anche un impatto per l’ambiente sensibilmente differente perché è come se si usassero due auto contemporaneamente! In Europa recentemente sono state cambiate le regole di misurazione delle omologazioni consumi ma non sono state per nulla fatte bene. E anzi oggi ci si trova con valori che differiscono sulle realtà anche del 50%! Ciò porta a delle valutazioni completamente sbagliate se si analizzano i dati sulla carta e se non si fanno prove specifiche. Oggi è importante sapere per bene di cosa si sta parlando per non prendere lucciole per lanterne. Le differenze maggiori tra consumi dichiarati e reali si hanno sulle ibride plug in.
Sapere e conosce bene quello di cui si tratta è fondamentale. Ieri ad esempio sono stati comunicati i dati delle vendite auto di dicembre in Europa dove si è registrato un incremento superiore al 21%. Molti hanno letto questo dato come una ripresa eccezionale del mercato e hanno anche fatto i conti ai vari costruttori arrivando a dire ad esempio che Fiat è cresciuta meno di altri. Ma attenzione questo risultato è dovuto alla forte pressione sul mercato di alcune Case per smaltire vetture con emissioni di CO2 che sarebbero andate ad innalzare i valori e quindi avrebbero comportato sanzioni in base alle direttive europee che entrano quest’anno in vigore e che portano salate sanzioni per quelle Case automobiliistiche che immatricolano auto con alti valori di co2. Fiat ad esempio ha una gamma che come CO2 impatta meno di quella di una BMW o di una Mercedes. Quindi ha avuto meno bisogno di ricorrere a questi giochini.