C’è chi vuole gli incentivi e chi no per le automobili più virtuose. Ma prima bisognerebbe decidere quali sono, con una attenta analisi. Perché l’importante è che non succeda come in passato, come quando una decina di anni fa venne deciso di dare agevolazione anche al pellet, facendo diventare il nord Italia un grandissimo consumatore di questo prodotto ma anche d'inverno un area dall'aria non proprio salubre. Oggi non è un caso se si registrano livelli di inquinamento pesanti. Bisogna pertanto prestare attenzione ai…boomerang. Il riscaldamento con pellet emette ossidi d’azoto ma soprattutto è un grandioso produttore di polveri sottili quindi averlo spinto è stata davvero una sciocchezza.
Con la mobilità elettrica non si rischia altrettanto ma delle domande biosgna porsele. Perché se è vero che il veicolo elettrico non ha scarichi è altrettanto vero che l’energia necessaria per muoverlo non è a impatto zero e nel ciclo complessivo sembra addirittura che ne richieda di più e quindi sia più inquinante! Per non parlare anche di eventuali danni economici pesanti, perché richiede investimenti su infrastrutture che potrebbero diventare obsolete in pochissimo tempo. E che oggi molte materie prime per gli accumulatori come litio e cobalto non sembra ce ne siano molte ma anche sembra siano concentrate in mani di pochi. Come la tecnologia delle batterie ma anche i siti per produrle. E sempre le batterie si stanno evolvendo e c’è tantissima ricerca sullo stato solido, quindi il rischio è pure che tra due anni diventino già vecchi. Pensate ai telefonini. Pensate anche chi ha coscienza ecologica vera quanti se ne producono e quanti anche vanno poi eliminati con i relativi costi ambientali. Per quanto riguarda l'economia c’è chi suggerisce di usare le formule d’uso e non d’acquisto. Ma queste sono delle formule che danno un servizio in più che si fa pagare e non poco, soprattutto in tempi dove chi ha debiti viene messo nel mirino. Ma anche queste formule sono tutto fuorchè amiche dell'ambiente perchè vogliono accelerare la produzione e il consumo. Insomma attenzione quando si danno incentivi sia per l’ambiente sia per l’economia. E si pensi anche se si ha vera coscienza ecologica che produrre meno, far durare di più i prodotti, forse ciò sarebbe si da incentivare.