Toyota Motor ha tagliato l'obiettivo di produzione annuale di mezzo milione di veicoli. I motivi? Carenza di chip e personale assente causa Covid. Una delle più grandi industrie automobilistiche globali produrrà quindi 8,5 milioni di veicoli rispetto ai 9 milioni stimati in precedenza. "Non ci aspettiamo che lo squilibrio nelle forniture di chip si risolva rapidamente e il corso della pandemia di coronavirus non è chiaro", ha comunicato Toyota. "Pensiamo che l'incertezza continuerà anche nel prossimo anno lavorativo", ha aggiunto (l'anno fiscale giapponese termina il 31 marzo). Problemi quindi di produzione ma richiesta robusta in Europa, USA e Cina, quindi ci sarà da aspettarsi tempi di consegna lunghi con il rischio concreto di aumenti dei prezzi di listino nonostante uno yen debole. Anche perché sulla politica prezzi dei propri prodotti, Toyota come tanti altri sta cambiando politica cercando di aumentare i margini.
In queste ore il brand di lusso di Toyota, Lexus ha svelato nuove immagini della sportiva elettrica attesa entro il 2030 con batteria allo stato solido che se funzioneranno potranno garantire un’autonomia di 700 km. Questa super sportiva del domani dovrebbe accelerare da 0 a 100 km/h in due secondi. Numeri quelli legati all’autonomia e all’accelerazione di questa futura Lexus elettrica che se verranno confermati alla prova dei fatti potrebbe far fare qual salto alle auto elettriche che tutti si aspettano lasciando però scoperto ancora il nodo più importante, quello del prezzo. Perché tutte le meraviglie della mobilità elettrica continuano a essere concentrate sulle supersportive e superlusso. Auto per pochissimi.