Una volta per molti il male era la velocità. Oggi, pochissimi lo dicono, è la distrazione. Chi viaggia in auto non può non accorgersene: c’è chi è impegnato in una conversazione e non presta attenzione attorno a sé; c’è quello che legge e risponde ai messaggi; c’è chi opera sui grandi schermi dalle funzioni quasi infinite, di cui sono dotate le auto di ultima generazione; non mancano quelli che si affidano ai sistemi di aiuto come i radar adattivi che però hanno il limite non trascurabile che lasciando parecchia distanza con chi si agganciano, se entra un’auto nello spazio…inchiodano, creando una situazione di pericolo gratuita. Viaggiare oggi in auto è diventato più pericoloso perché i più fanno tutt’altro che guidare ma anche perché alcuni sistemi di assistenza al guidatore non sempre funzionano alla perfezione. Come quando, ad esempio con il city brake, il sistema legge erroneamente, attivando i freni quando non sono necessari.
Su tutto ciò bisognerebbe riflettere seriamente perché oggi tra comportamenti sbagliati del guidatore e sistemi elettronici non sempre dal funzionamento impeccabile bisogna prestare sempre più attenzione cercando di mantenere grandi margini per prevenire l’imprevedibile!