Manca poco al debutto ufficiale della nuova Audi A3 che dovrebbe avvenire il prossimo marzo al salone di Ginevra. Sempre che si faccia, rischio coronavirus in primis. La quarta generazione della A3, che ricordiamo vide la luce con la prima generazione nel lontano 1996, anche questa volta è sempre un derivato della cugina Golf. Quindi stessa meccanica, stessi motori…solo un po’ più di attenzione alle finiture e alle tarature, naturalmente però il tutto con un prezzo superiore. Rispetto al passato importante è sapere che avrà gran poche varianti di carrozzeria, quindi niente più cabriolet ad esempio. La trazione integrale, da sempre al centro dell’offerta della compatta di Ingolstadt, ha ancora una frizione elettroidraulica a lamelle perché avendo motore trasversale non vi è altra soluzione più efficiente. La frizione a lamelle è posizionata in corrispondenza della parte terminale dell’albero di trasmissione, a monte del differenziale posteriore.
Una collocazione che favorisce il bilanciamento dei pesi tra avantreno e retrotreno. All’interno è presente un pacchetto di dischi in bagno d’olio. Qualora sia necessario l’intervento della trazione integrale, i dischi vengono sottoposti – mediante l’azione di una pompa elettroidraulica – a una pressione che, generando una frizione, mette in comunicazione l’albero di trasmissione principale con l’albero secondario collegato al differenziale posteriore. Audi ha sviluppato la gestione elettronica della ripartizione della coppia tra gli assali in modo specifico per la nuova Audi A3 e l’ha integrata nel controllo della dinamica di marcia Audi drive select. Il sistema rileva il comportamento della vettura e lo stile di guida, adeguando in tempo reale la distribuzione della spinta – totalmente variabile – tra avantreno e retrotreno. In condizioni ordinarie, la trazione si concentra sulle ruote anteriori. In fase di partenza o in presenza di fondi a ridotta aderenza, la frizione interviene in una frazione di secondo: la pompa elettrica a pistoni sviluppa sino a 44 bar di pressione idraulica sul pacchetto dischi. La coppia trasferita al retrotreno risulta così proporzionale alla pressione esercitata sui dischi frizione, sino a un massimo del 100%. La ripartizione della spinta avviene anche in inserimento di curva, adottando uno stile di guida marcatamente sportivo. Al controllo elettronico della trazione e della stabilità (ESC) si accompagna la gestione selettiva della coppia sulle singole ruote. Un’intelligente funzione software che frena in misura minima le ruote interne alla traiettoria, prima ancora che queste perdano aderenza, consentendo al differenziale di trasferire la spinta alle ruote con il grip migliore. Quanto all’ESC, sono disponibili tre livelli d’intervento: standard, a vantaggio della massima sicurezza, Sport, che permette limitate perdite d’aderenza in fase di sovrasterzo, e Off, per sfruttare appieno il comportamento dinamico di nuova Audi A3. La nuova Audi A3 potrà essere dotata dello sterzo progressivo a demoltiplicazione e servoassistenza variabili. In manovra e nelle svolte più strette, il rapporto di trasmissione si riduce e la reattività al volante è massima, a vantaggio del comfort e dell’agilità in inserimento. Da fine corsa a fine corsa sono sufficienti 2,5 rotazioni del volante. La servoassistenza segue la medesima logica: è elevata alle basse andature, si riduce progressivamente con l’aumentare della velocità. In autostrada e forzando il ritmo, il conducente percepisce una piacevole sensazione di stabilità al volante. Il servosterzo progressivo è basato su azionamento elettromeccanico che eroga coppia solo quando effettivamente necessario e lavora in simbiosi con differenti sistemi di ausilio alla guida quali l’adaptive cruise assist, l’assistente agli ostacoli (collision avoid assist) e l’assistente al parcheggio. La nuova Audi A3 Sportback può contare su di un setting delle sospensioni in grado di coniugare comfort e precisione di guida. A tal proposito, le sospensioni adattive a controllo elettronico, che portano in dote un ribassamento dell’assetto di 10 millimetri, sono caratterizzate da tre livelli di smorzamento. Una serie di sensori rileva i movimenti in verticale della carrozzeria. La centralina dedicata elabora gli input in pochi millesimi di secondo e regola la taratura degli ammortizzatori considerando anche le condizioni del fondo stradale, lo stile di guida e il programma selezionato mediante il sistema di controllo della dinamica di marcia Audi drive select. Un comportamento reso possibile dalle valvole elettroidrauliche che agiscono sullo scorrimento dell’olio negli steli, portando in dote un assetto più o meno rigido. Tramite l’Audi drive select – gestibile mediante il pulsante collocato a fianco del selettore del cambio – il conducente può armonizzare al programma di guida selezionato – sono disponibili le opzioni comfort, auto, dynamic, efficiency e individual – l’erogazione del motore, la taratura del cambio S tronic e dello sterzo nonché la ripartizione della coppia da parte della trazione integrale quattro e il setting degli ammortizzatori adattivi. Questi ultimi regolabili in base agli step comfort, auto e dynamic. Il programma dynamic, nello specifico, riduce al minimo il rollio e il beccheggio. L’Audi drive select influisce, infine, anche sulla climatizzazione automatica, l’ESC, i proiettori a LED Audi Matrix, i pretensionatori e l’adaptive cruise control. Le dimensioni con una lunghezza di 4,31 metri e una larghezza di 1,79 metri rimangono approssimativamente le stesse. I motori saranno tutti turbo, inclusi i motori a benzina a quattro cilindri particolarmente efficienti in termini di carburante con 1,5 e due litri di cilindrata. Il TFSI da due litri erogherà 190 CV. Il nuovo TFSI da 1,5 litri con un elevato rapporto di compressione di 12,5: 1 avrà come sulla Golf 150 CV con disattivazione cilindri quando funzionerà a basso carico. Entrambi i motori sono ulteriormente diversificati per coprire una gamma da 130 a 250 CV. Il motore d’ingresso sarà un tre cilindri da 115 CV da un litro, al top di gamma la TFSI da 2,5 litri a cinque cilindri. Ci saranno poi anche i diesel. Per quanto riguarda i prezzi c’è da attendersi un rincaro che potrebbe portare la versione entry level della gamma attorno ai 28 mila euro.