Quest’anno Bentley compie 100 anni. E ci sarà anche il più grande raduno Bentley di sempre a Blenheim, una monumentale residenza a Woodstock, vicino a Oxford a nord ovest di Londra di stile barocco e dove nacque Winston Churchill. Una residenza unica, costruita tra il 1705 e il 1722 che si può fregiare del titolo di palazzo e dal 1987 nell’elenco dei patrimoni dell’Unesco. Bentley produce e vende più di 10 mila vettura ma l’obiettivo è di arrivare alle 15 mila. Oggi la produzione è divisa tra 4330 Bentayga, 3300 Continental, 2300 Flying Spur e 500 Mulsanne. La sua SUV Bentayga non è più diesel ma solo benzina. I clienti sembra l’abbiano snobbata per l’incertezza che regna sul motore a gasolio, quindi hanno preferito la benzina che emette quasi 300 g/km di CO2 alla diesel che ne emetteva il 30% in meno! Bentley ha dovuto quindi prendere la decisione di non offrirla più, di stoppare la produzione.
Nota curiosa: chi si immagina i processi lenti e la flemma inglese oggi deve sapere che a capo della produzione di Bentley c’è Peter Bosch che seguiva quella Volkswagen Tiguan. Sembra che abbia snellito alcuni passaggi e oggi ci sia già più efficienza sulle linee di produzione secondo pragmatismo teutonico a cui gli inglesi di Bentley si stanno adeguando.