Jaguar Land Rover ridurrà la sua forza lavoro del 10% che equivale a un taglio di 4500 dipendenti. Jaguar Land Rover mira a un risparmio di 2,5 miliardi nei prossimi 18 mesi attraverso tagli sugli investimenti, riduzione dei costi e miglioramenti finanziari. Già lo scorso anno Jaguar Land Rover aveva tagliato mille lavoratori a Bromwich e altri mille nel 2017. In tre anni quindi Jaguar Land Rover eliminerà ben 6500 posti di lavoro! Le vendite globali di Jaguar Land Rover sono scese del 6,9% nel 2018. Colpa della crisi cinese con un cala ad ottobre di oltre il 15% ma anche della incertezza tra Brexit e dazi USA. Inoltre le multe sulle emissioni di CO2 e la confusione sulle emissioni con le nuove normative WLTP sono gli altri fattori importanti che portano a conti che non tornano. In più ci sono le spese delle future auto elettriche da conteggiare e questa si fanno con meno manodopera.
Jaguar Land Rover nel 2011 produceva poco più di 240 mila veicoli, nel 2018 ha superato le 600 mila unità ma come si sa non è che producendo di più si guadagna di più. E anche si necessita di più manodopera. In 7 anni infatti la produzione è più che triplicata ma la forza lavoro da tre anni viene tagliata. Tata, proprietaria di Jaguar Land Rover ha avuto poi recentemente una ulteriore brutta notizia: S & P ha abbassato il rating del credito a causa della redditività più debole del previsto della Casa inglese. Il professore Ralf Speth, ex BMW, CEO di Jaguar Land Rover sta quindi vivendo un momento molto difficile perché stretto nella morsa della finanza dalla famiglia Tata ma anche dal problema dei dipendenti e dalle scelte tecniche difficili. Su cosa farà ci sono tantisisme voci, anche troppe e queste non fanno di certo bene al Gruppo che sta lanciando sul mercato la nuova generazione Evoque.