La corrente per ricaricare l’auto elettrica oggi si può pagare 0,20 cent se si usa la presa domestica e ci si arma di pazienza (per ricaricare una Renault Zoe ci vogliono anche più di 16 ore, una Audi E-Tron più di 24) oppure 0,55 se si va su un fast charge. Ma attenzione c’è poi anche da sapere che nel caso si usi una stazione Ionity, che ha una capacità fino a 150 kW, per ora è prevista una tariffa promozionale da 8 euro, dopo si pagheranno 0,33 euro al kWh fuori città (in città il prezzo non è stato ancora definito), a cui si aggiungeranno altri 0,10 euro al kWh dopo un'ora di ricarica! L’idea di aumentare il prezzo in base a quanto si sta fermi è per premiare chi avrà auto con sistemi di ricarica più potenti ma anche per altri motivi. Tra cui quello che nella fase terminale della ricarica l’energia che entra è minore quindi c'è meno vendita! A fronte di tutto ciò c’è chi fa un po’ di conti e scopre che l’auto elettrica tanto vantaggiosa economicamente non è.
In più sull’energia per muoverla non ci sono le accise che invece si hanno su benzina e gasolio, quindi… calcolatrice alla mano se non si usa la corrente di casa non si risparmia. I motivi del perché costa tanto la ricarica potente sono molteplici come sempre. Ma su uno vale la pena riflettere: più energia passa nel minor tempo più c’è dissipazione, perdita. Che qualcuno deve pagare! Pensate a far passare energia elettrica in un cavo in piccola quantità, 3 kw. Ora ragionate e pensate di farne passare 22 o 50 kw...il cavo si surriscalda e un po' di energia trasformandosi in calore va...via.