La prima elettrica di Audi, la E Tron, ha un listino che parte da 83.930 euro. Con questa cifra si può prendere una Q5 stra full e super motorizzata, una Q7 ben dotata e una Q8, rimanendo in famiglia. Andando dai parenti serpenti, per avere una Cayenne ibrida plug in bisogna aggiungere altri diecimila euro! A essere onesti viene da dire che la Cayenne ibrida plug in è fuori prezzo. Ma poi si valuta la Range Plug in che non si porta via a meno di 124 mila euro, tra l’altro con un "motorino-ronzino” da 2 litri! E così risulta che le tedesche di Ingolstadt sono quasi a buon mercato e la E Tron in particolar modo. Perché se si vuole una SUV premium elettrificata a dovere si spende meno. Ma nonostante ciò è difficile farsela piacere. Perché ogni 400 chilometri richiede tempi di sosta non brevi per la ricarica ma anche programmazione su dove andare per fornirle energia. Inoltre non va trascurato che quando si va in autostrada ma anche in città i consumi non sono bassi per il peso (ci sono 700 kg di batterie e complessivamente è sui 2500 kg) ma anche per la sezione frontale importante: l’aerodinamica non è tutto.
Peso che, va detto, si fatica a percepire quando si va piano perché ha uno sterzo leggerissimo e la E Tron ha pure una buona reattività alla pressione esercitata sul pedale dell’acceleratore. Meno su quella del freno che ha però una capacità di recupero energia da prima della classe. Dei quattro sistemi di raffreddamento della E Tron viene invece da chiedersi a livello manutentivo nel tempo di cosa necessiteranno. Al di là di tutto la E Tron, che più di 200 km/h non fa e che accelera sì forte ma solo per poche volte, in quanto c’è un sistema che protegge da stress il pacco batteria e arriva a togliere anche parecchi cavalli, è una SUV che impone delle regole ferree a chi la fa sua, come la Jaguar I Pace. Come tutte le elettriche. Non si pensi ad esempio di poter fare 300 chilometri ad alta velocità. Perché il pacco batteria si esaurisce prima. Non si pensi che per farne altri 300 bastino dieci minuti di sosta.
E non si sottovaluti che quando la si userà d’inverno non si avrà la stessa autonomia dell’estate. Dentro è rifinita con grande cura come tutte le Audi ma gli schermi generano riflessi fastidiosi e si fatica a volte a leggerli. Alla fine la E Tron entra nell’area disapproved, perché come tutte le elettriche attuali non hanno consumi bassi e il loro vero ruolo è quello di seconda auto, a meno che non si pianifichino diversamente i propri spostamenti e si accetti di impiegare molto più tempo rispetto a quanto necessario con un’auto a gasolio o a benzina. Non si sottovaluti che per effettuare una ricarica dell’accumulatore da 95 kwh all’80% possono bastare anche meno di trenta minuti se c’è un sistema da 150 kw ma che con un sistema trifase da 400 volt e potenza fino a 11 kw la batteria si ricarica invece completamente in circa otto ore e mezza!!! Da una presa domestica invece è meglio nemmeno considerarla!!!! L’Audi E Tron è lunga 490 centimetri, larga 194 e alta 162 centimetri con due motori, uno per ogni asse e trazione ovviamente Quattro.
Il coefficiente di resistenza aerodinamica è di 0,28 e viene raggiunto con gli specchietti retrovisivi esterni convenzionali; 0,27 si ottengono con gli specchietti retrovisivi esterni virtuali con telecamere, disponibili a richiesta che non sono il massimo perchè posizionati bassi obbligano a distogliere per più tempo la vista dalla strada. L’Audi E-Tron da 0 a 100 km/h richiede 5,7 secondi che salgono a 6,6 se non si usa la funzione Boost mentre la velocità massima è autolimitata a 200 km/h.