La nuova Ypsilon? Non ci siamo. Il motivo? Semplicissimo: alla nuova Lancia Ypsilon non hanno dato nessuna novità tecnica di upgrade rispetto alle sue cugine. Il cambio di generazione di una tra le piccole più iconiche della storia dell’auto è stato gestito con il concetto economie di scala ai massimi e marketing che deve toccare il pinnacolo più elevato possibile. Ma vediamo di saperne di più. Nuovo sito produttivo, mai una Lancia è stata costruita in Spagna; dimensioni nettamente più generose, mai una piccola Lancia è stata tanto grande; nuovi motori francesi con l’aggiunta della versione elettrica, altra prima volta per una Lancia; potenza massima per la benzina, oltre 130 cavalli, mai una Ypsilon è stata tanto potente. Ma anche prezzi decisamente più generosi che in passato che allontaneranno più di qualcuno. La nuova Lancia Ypsilon è diventata grande. Anche troppo: ora arriva a misurare ben 408 centimetri da paraurti anteriore a paraurti posteriore.
Ben 24 centimetri in più rispetto alla generazione che lascia la scena e fu fortemente voluta compatta da Marchionne. Dire che la nuovissima Lancia Ypsilon sia ancora una automobile ideale in città si fa fatica a sostenere, non solo per la lunghezza importante, ma anche per la larghezza di 176 centimetri, ben 8 in più rispetto alla Ypsilon che va in pensione. Il motivo per cui è tanto cresciuta è semplice: il Gruppo Stellantis (Fiat, Lancia, Opel, Peugeot, Alfa Romeo, Chrysler, Dodge, Jeep…) ha deciso di usare la base della Peugeot 208 e della Citroen C3, quindi misure simile e salto di categoria per la nuova generazione di una tra le auto più vendute in Italia da almeno un decennio. La nuova Lancia Ypsilon si offre in versione 100% elettrica e con motori benzina a tre cilindri nati da menti francesi abbinati a cambi manuali e automatici a 6 rapporti.
Attenzione che la versione elettrica ha un bagagliaio da 309 litri mentre per le versioni termiche mild hybrid da 352 litri, grazie a uno scomparto sotto il ripiano di carico che si perde nella versione elettrica perché occupato dal pacco batterie. La nuova Lancia Ypsilon ha come rivali mostri sacri quali Citroen C3, Peugeot 208, Opel Corsa (tutte sue cugine strette con cui condivide meccanica e anche siti produttivi con una) ma anche Volkswagen Polo e Renault Clio, oltre a Hyundai i20, Toyota Yaris, Honda Jazz, Suzuki Ignis... Il Gruppo Stellantis con la scelta di far crescere così tanto la Ypsilon si trova tre regine a farsi guerra e il successo di una o delle altre dipenderà soprattutto dai prezzi, perché come contenuti sono davvero troppo simili e con troppe parti in comune sia nelle versioni elettriche sia termiche. La Citroen C3 ha una versione d’ingresso che parte da 18.500 euro, Peugeot per la 208 ha un listino che parte da 20.120 euro, la precedente Lancia Ypsilon partiva da 17 mila, ora invece con la nuova i listini sono ben più alti. Quindi non avrà vita facile.
E per sopperire a questo aumento di prezzo il Gruppo Stellantis punta tutto sulla storia emozionale, il fascino…le finiture. I fari posteriori? Riprendono quelli della regina dei rally, Stratos. Cosa ci azzecca con una city car non si sa. Gli interni? Simil velluto che ricorda il panno delle Lancia di una volta. Ma per favore, va bene che oggi tutto vale tutto, ma una cosa è il panno altra il velluto! C’è davvero di tutto e anche troppo in questa Lancia, perché hanno miscelato la storia sportiva con quella elegante creando così un cocktail per noi molto discutibile. Prodotta nello stabilimento spagnolo di Saragozza del gruppo Stellantis, ex stabilimento Opel, dove viene costruita anche la nuova Opel Corsa, la nuova Lancia Ypsilon pesca dal passato, poggia sul presente del Gruppo Stellantis e si proietta nel futuro con l’incognita dello stabilimento molto flessibile che può prediligere più produzione Opel o Lancia e viceversa in tempi ridotti e anche molto attento a chi da più remuneratività. Inoltre, nota da non sottovalutare di questi tempi, dove lo Stato è generoso con gli incentivi, di cui gode anche la nuova Ypsilon, questi andranno a vantaggio dello stabilimento spagnolo. Tornando ai contenuti sotto il vestito che sono quelli che fanno la differenza, la nuova Ypsilon ha un avantreno semplificato rispetto alla precedente, schema tipo Mcpherson e retrotreno torcente. Una soluzione iper collaudata e grazie alle carreggiate nettamente più larghe rispetto al passato e ai sistemi di controllo della stabilità ben collaudati dalle cugine è auto sicura. La piattaforma CMP ha permesso alla Lancia Ypsilon di dotarsi di tutti i sistemi di sicurezza più moderni, che mancavano nella precedente, fra cui il Traffic Jam che ad alcuni piacciono altri li trovano molto invasivi soprattutto il mantenimento in carreggiata. La versione 100% elettrica da 156 CV con batteria da 51 kWh ha una autonomia dichiarata di 403 km ed è già in vendita nella ricca edizione limitata di 1906 pezzi (anno di nascita della Lancia) Cassina, nota firma dell’arredamento che ha collaborato alla definizione degli interni. Viene proposta a ben 39.500 euro, una cifra davvero molto elevata. Ricordiamo che solo cinque anni fa con lo stesso importo si potevano acquistare ben 4 Ypsilon!!! Ma anche molto elevata considerando che la cugina Citroen C3 sempre elettrica parte da 18.900 euro. E’ vero che la Lancia offerta è super dotata sia come allestimenti che come pacco batterie, ma con quell’esborso si comprano 2 Citroen C3 elettriche! Sempre sulla versione elettrica della Lancia bisogna anche sottolineare che la capacità di ricarica dal 20% all’80% con colonnine ad alta potenza, grazie a una capacità di assorbimento energia di 100 kWh, richiederà una sosta di circa 25 minuti mentre con le colonnine da 11 kWh, quelle più diffuse, oltre 5 ore per fare un pieno, che salgono a più di 10 ore quando si usa una wall box a casa da 5 kwh. Per quanto riguarda le versioni con motore benzina tutte saranno basata sul 3 cilindri Peugeot in versione aspirata e turbo. Quest’ultimo nettamente migliore. Ricordiamo che l’1.2 PureTech sigla di progetto EB2 Gen3 è munito di un riscaldatore per ridurre le emissioni inquinanti durante le partenze a motore freddo. E in questo ultimo aggiornamento dispone di ciclo Miller per ridurre sempre i consumi grazie anche a una pressione aumentata a 350 bar nella versione da 136 cavalli con turbo. Si ricorda che questo motore ha ora la catena e non più la cinghia. E per soddisfazione personale, quando nel 2012 venne presentato e ci venne fatto provare come giurati del premio Car of The Year questo nuovo motore figlio dell’intelligenza motoristica francese, subito lamentammo la scelta della cinghia di distribuzione in gomma in bagno d’olio perché era molto probabile che potesse dare grossi problemi nel tempo se no si facevano cambi olio frequenti, come poi è successo. Quando sollevammo il problema e chiedemmo anche come l’avevano considerato, i tecnici francesi ci zittirono in malo modo e ne venne una bella querelle con loro che arrivarono a ricordare il problema del motore Maserati SM (epoca Citroen) fatto dal “genio” italiano Giulio Alfieri. Ora a distanza di poco più di dieci anni, sono tornati sui nostri passi, incalzati dai molti problemi che si potevano evitare a tanti automobilisti. E per questo ricordiamo sempre a tutti che non tutte le automobili sono uguali e ce ne sono alcune nettamente migliori rispetto ad altre. E non dipende dal marchio ma dagli uomini di chi le pensa e le costruisce. E a noi che da tanti auto seguiamo questo mondo l'onore di fare una informazione sopra le parti.