DisapprovedLa nuova Defender? Al momento non può che stare nell’area Disapproved. Non per la troppa plastica usata all’esterno, non per le dimensioni esagerate, non perché si è trasformata da dura e pura a leziosa, non per i comandi non disposti razionalmente, ma perché all’interno si sono notati dettagli che non ci si aspettava da una Land Rover, che tra l’altro poco non costa. (il listino parte da poco più di 50 mila euro per la tre porte e supera di slancio di 100 per la versione lunga a quattro porte ben allestita). Entrando subito nel merito del perché la nuovissima Land Rover Defender sia finita nell’area Disapproved il motivo principe è il seguente: sugli esemplari analizzati al salone di Francoforte si sono notate delle inquietanti carenze che hanno fatto nascere interrogativi sulla qualità di diversi componenti.
Il rivestimento in pelle dei sedili è parso delicatissimo, troppo, con fianchi che si sono segnati dopo nemmeno un giorno! Le plastiche del tunnel centrale sono risultate povere e anch’esse erano ben segnate da graffi, sia quelle del tunnel sia quelle del porta bicchieri! Lo schermo del navigatore aveva problemi nel prendere i comandi e sulla posizione rimangono dubbi per i tanti troppi riflessi. Il primo incontro con la nuova Land Rover Defender non è quindi iniziato bene. Un peccato perché l’auto c’è ma non è parsa curata come avrebbe meritato. Lo stile non vi è dubbio che sia riuscito. L’auto ha un suo forte impatto e non tradisce l’idea d’origine. Ha quindi carattere e ha acquisito anche una certa eleganza che non guasta mai. Peccato però che la parte posteriore negli angoli sia tutta in plastica.
Si potrebbe anche dire però, meglio, così se si “picchia” o si “striscia” non si rovina la struttura più costosa da riparare in metallo, così alla fine su questa soluzione ci si può anche trovare concordi. Ma non altrettanto sugli inserti, ancora in plastica con zigrinatura effetto metallo, sul cofano motore! Inutili e pure brutte. E poi cosa dire del rivestimento ancora una volta in plastica dei montanti anteriori? I tempi della Land dura e pura ma anche indistruttibile sembrano davvero lontani e quando si guarda il terminale di scarico molto esposto ci si domanda cosa starà sotto il cofano e qui le sorprese non mancano. Sotto il cofano ci sono i motori del gruppo Jaguar Land Rover, i benzina da 300 e 400 CV, quest'ultimo a 6 cilindri con tecnologia mild hybrid, una novità, e due diesel da 2 litri con 200 e 240 CV. Tutti sono abbinati a un cambio automatico a 8 marce completo di ridotte e a un differenziale posteriore.
Incredibile ma vero: la nuova Defender ha potenze da 200 cavalli in su! E qui si può aprire una discussione sul senso di usare tanti cavalli su un’auto di questa tipologia e anche sul senso di offrire ruote fino a 22 pollici! Ma come si è scritto all’inizio la Defender può essere anche una vera e propria SUV e quindi non può esimersi da offrire quello che molti ancora cercano, le prestazioni su asfalto. Ma attenzione che l’altezza da terra è di quasi 30 cm, gli angoli caratteristici sono di 38°, 28° e 40°. La capacità di guado è di 90 cm. Il tetto sopporta fino a 300 kg statici, 168 kg dinamici, la capacità di traino raggiunge i 3.500 kg ma per omologa europea se non potrebbe tirare fino a 3700 kg! A seconda dell'equipaggiamento, Defender viene fornito con ruote in acciaio da 18 pollici o con ruote in alluminio grandi fino a 22 pollici! La ruota di scorta è stata mantenuta sul portellone. Il Defender 90 è lungo 4,3 metri, largo 2,0 metri e ha un passo di 2,59 metri. Se la molla pneumatica viene pompata a livello di fuoristrada, raggiunge l’altezza dei vatussi, 1,97 metri. Il Defender è lungo 4,76 metri e ha un passo di 3,02 metri. La capacità di carico utile si aggira sui 900 kg. Il volume del bagagliaio nel Defender 110 sfiora i 1075 litri. Quando la seconda fila di sedili viene ripiegata, il volume aumenta a 2380 litri. Infine ultime due note: non convince il pannello porta interno con troppe parti non rivestite, ancora troppa plastica e viti in bella vista esageratemente; come primo impatto ricorda l'operazione Toyota FJ Cruiser del 2005.
