Mercedes Classe E 300 de Plug In

La Mercedes E 300 de è la prima ibrida plug in che riesce ad entrare nell’area Approved. Ma ci entra per un soffio. E ci entra solo perché è la migliore ibrida plug in sul mercato grazie a un sistema intelligente di gestione manuale che permette di scegliere se andare elettrici, se conservare la carica della batteria, se usare la carica della batteria per avere più prestazioni, se caricare la batteria sfruttando il motore a combustione, tutto con un semplice tasto posto sul tunnel. Ma ci entra anche grazie al motore a gasolio 2 litri di Mercedes che oggi è un vero punto di riferimento e riesce tramite i suoi parchi consumi a celare i costi del sistema ibrido plug in che ha diritto di esistere solo grazie alla poco dotta classe dirigente europea e di molti comuni anche nostrani. Ma andiamo con ordine e partiamo dai difetti di questa Mercedes a due motori e trazione posteriore il cui listino parte da 68.296 euro

contro i 58.092 euro della versione monomotore diesel sempre da 190 cavalli e i 64.594 euro della 350d con il sei cilindri da 286 cavalli che va ben chiarito è nettamente superiore in tutto e anche alla voce consumi reali su distanze sopra i 150 km. Innanzitutto questa Classe E 300 de plug in Hybrid ha il bagagliaio piccolo perché occupato dal pacco batterie da 13.5 kwh che Mercedes assicura permetta una autonomia in elettrico di 50 chilometri ma che noi non siamo riusciti mai a fare, arrivando al massimo a 35 chilometri. Sempre Mercedes dichiara come consumi un valore medio di 66,7 chilometri con un litro ma anche qui si è ben lontani: abbiamo fatto sfruttando anche la batteria, dopo 300 chilometri, una media di 13.5 km/l. Meno di quanto facemmo con la E220d mono motore. E solo un litro in meno di risparmio ogni 100 chilometri rispetto alla sei cilindri 3 litri diesel con 4 ruote motrici! Per quanto riguarda le prestazioni, bisogna chiarirsi: lo 0 a 100 in meno di 6 secondi si riesce a fare fin quando la batteria è carica poi si va a 8 secondi.

Anche sulla velocità massima non ci siamo: appena si scarica la batteria ci si ferma attorno ai 240 e non ai 250 promessi e in più c’è da dire che raggiungerli ci vogliono tempi biblici e distanze…infinite. Ma tutto ciò va ben chiarito vale per tutte le ibride plug in. E non per colpa loro ma per le direttive comunitarie che hanno creato dei veri mostri assieme alle direttive comunali che le fanno apparire come elette quando in realtà sono delle mediane. Nonostante tutto ciò questa Mercedes merita di entrare nell’area Approved per il sistema di funzionamento del sistema plug in e per la valida combinazione tra motore diesel ed elettrico, per il valido cambio a 9 marce e perché con una autonomia di 35 chilometri vera permette comunque di togliersi qualche sfizio. Come muoversi in alcune località che offrono l’energia a costo zero sfruttando per di più parcheggi gratis. Come Madonna di Campiglio o Cortina. Ma anche godere della mobilità nei centri storici che lasciano le elettriche pascolare libere.

Sfizi che però si pagano cari, per il prezzo nettamente superiore e un bagagliaio nettamente inferiore rispetto alla versione monomotore. In più c’è anche da raccontare che alla guida il peso maggiore dovuto al motore elettrico e al pacco batteria si fa sentire e non poco. Sia tra le curve sia quando si va a frenare. L'abbiamo messa sulla bilancia e se il dichiarato è di 2065 kg, noi seduti in vettura e con pieno e qualche bagaglio eravamo a 2300 kg! Il pacco batterie da 13.5 kwh è posto sull’asse posteriore e alto quindi tra le curve fa sentire la sua presenza. E guardate poi anche quanto va a influenzare il piano di carico la gobbona al centro del bagagliaio! Sempre rimanendo sul vano di carico si ricorda pure che manca la ruota di scorta e che sotto il pianale c’è uno spazio dove mettere le spine per attaccarsi alla corrente. Allacciati a una presa domestica per caricare le batterie abbiamo messo più di 4 ore. Utilizzando il motore come sistema di ricarica in cinquanta chilometri di autostrada abbiamo recuperato una decina di chilometri e l’abbiamo pagato caro perché i consumi sono saliti. Giusto per avere una idea: siamo partiti da Madonna di Campiglio in elettrico con batteria carica. Dopo venti chilometri di discesa e venti chilometri di fondo valle abbiamo esaurito la batterie. E si è acceso il motore a gasolio. Siamo arrivati a Brescia. Abbiamo preso l’autostrada e dopo 40 chilometri il consumo era di 6.5 litri/100 chilometri ma quando abbiamo acceso la funzione di ricarica batteria a Milano siamo arrivati con un consumo a 8 litri/100 chilometri con però 10 chilometri di autonomia elettrica per entrare in centro a zero emissioni così da poter apparire agli occhi del sindaco Sala sua cittadini ideali. Nota la sua passione per le elettriche.