E con questa sono quattro le generazioni della Hyundai Tucson. Il SUV della Casa automobilistica coreana che dal 2004 a oggi ha conquistato in Europa 1.4 milioni di automobilisti e nel mondo ben 7 milioni. Numeri importanti che ne fanno un veicolo importante. La nuova generazione di Hyundai Tucson si presenta con un design di rottura, una base meccanica completamente nuova e all’avanguardia, una gamma elettrificata che include opzioni ibride plug-in, full-hybrid, mild-hybrid 48V sia benzina sia diesel il tutto con un prezzo da mediano. Perché tutti questi contenuti poco non costano e poi oggi Hyundai non è più una seconda scelta. I suoi prodotti infatti tengono il passo di Volkswagen e non solo e sono anche costruiti con standard qualitativa molto elevati. A proposito: la nuova Hyundai Tucson per l’Europa viene prodotta in Europa, a Nošovice, nella Repubblica Ceca. Abbiamo provato la Tucson a due ruote motrici con sistema ibrido composto da un motore benzina 1.6 turbo da 180 cavalli supportato da un motore elettrico da 44,2 kWh servito da una batteria piccina di 1.49 kwh. Il tutto da sulla carta 230 cavalli.
Questo modello di Hyundai Tucson costa nella versione base poco più di 33 mila euro ma si supera abbondantemente i 37 se la si vuole non ricca ma nemmeno povera. Giusto per entrare subito nel merito costa meno, molto meno della Honda CR-V che va peggio; meno della Toyota RAV4 che ha un motore di 2,5 litri; è sullo stesso livello di costo invece della Ford Kuga che però ha un cambio CVT, a variazione continua che non è il massimo della vita se non si va sempre piano. A livello di prestazioni chiariamo subito che nonostante la potenza sulla carta sia elevata, 230 cavalli, le prestazioni velocistiche sono solo discrete, come velocità massima fatica a raggiungere i 200 km/h, mentre quelle legate allo scatto sono decisamente migliori perché riesce a stare abbondantemente sotto gli 8 secondi nello scatto da 0 a 100 ma anche sul chilometro sempre con partenza da fermo stupisce con meno di 29 secondi.
Tempi da berlina sportiva degli anni ottanta, Lancia Thema Turbo, Alfa 164… Ma dove davvero eccelle è nel comfort e quando si va tranquilli. Il motivo per cui è meglio portarla con calma? Semplicissimo: ha un cambio a sole sei marce e per di più ritardato! Ma c’è da non tacere che l’esemplare provato era nuovo-nuovo. Quindi ci si riserva di entrare un po’ più nel merito quando si avrà a breve l’opportunità di testarne delle altre di Hyundai Tucson perché se una esce male non si può dire che tutte vanno male. Anche perché un altro punto che non ha proprio convinto ha riguardato l’impianto frenante non per la forza d’arresto bensì per la modulabilità del pedale che nelle fase di rallentamento dolce non offre un feeling adeguato con la conseguenza che a volte si frena troppo. Come si è già scritto la base del veicolo è tutta nuova e come tenuta e stabilità il passo in avanti è di quelli che ben si percepiscono. La nuova Hyundai Tucson trova l’appoggio corretto in curva, ha una buona precisione di traiettoria e anche quando si interviene tardi o si fa un errore perdona.
La nuova Hyundai Tucson può disporre di ammortizzatori a controllo elettronico (Electronic Controlled Suspension – ECS) e ciò permette di scegliere manualmente se avere più o meno assorbimento e quindi più o meno rollio e beccheggio. In modalità Sport la taratura rende tutto più immediato ma è importante ricordare che è la base buona a fare la differenza e soprattutto la sospensione posteriore multilink. Inoltre il nuovo servosterzo elettrico finalmente ha il motorino sulla cremagliera e questo lo rende decisamente più preciso, reattivo e con un feeling adeguato. Per quanto riguarda i consumi per chi è abituato ai diesel sarà una tragedia quando viaggerà in autostrada perché fatica a stare sopra gli 11 chilometri con un litro di benzina. Mentre in città il sistema ibrido rende e si riescono a percorrere anche 14 chilometri. Ma attenzione: se si usa su lunghi percorsi e per tanto tempo. Perché se si accende e si spegne frequentemente per brevi tragitti si può arrivare a fare anche gli 8 chilometri con un litro. La nuova Hyundai Tucson ricordiamo è disponibile anche con motore diesel 1.6 litri CRDi Smartstream in versione mild hybrid 48V che sviluppa 136 CV ed è offerta con il cambio 7DCT e per chi è attento a consumi ed emissioni di CO2 vale più di un pensiero. Più grande delle serie precedenti fuori, la Nuova Hyundai Tucson 2021 lo è anche dentro. E la capacità di carico è un punto di riferimento con un volume di 616 litri quando si viaggia in cinque che può salire a ben 1795 litri quando si viaggia in due e si ripiega il divano.
Ancora sul bagagliaio: intelligentissimo il vano ricavato sotto il piano che consente di alloggiare quando lo si rimuove il tendalino copribagagli, una soluzione questa molto utile e che la dice lunga sull’attenzione ai dettagli importanti che una volta era patrimonio di marchi nobili quali Audi, Mercedes… e che oggi è di ben pochi. Altro punto che la dice lunga è sul posizionamento del tergilunotto, sotto lo spoiler così rende la linea più pulita ma soprattutto pulisce la parte alta, quella dello specchietto retrovisore. All’interno la digitalizzazione è spinta con due schermi da oltre 10 pollici. Hyundai ha deciso di rinunciare a pulsanti e manopole così tutte le funzioni dell’Audio Video Navigation System e del climatizzatore sono gestibili tramite comandi a sfioramento. Grande l’impatto ma la fruibilità non è delle migliori. Poi i comandi sono davvero tanti e non grandi quindi devono essere ben mirati con il polpastrello: noi si preferisce sempre il comando fisico perché permette di andare con il tatto evitando di togliere lo sguardo dalla strada. Tanti anni fa con Bangle di BMW che aveva tolto tutto discutemmo moltissimo e poi BMW tornò indietro ai pulsanti. Nota invece positiva per l’impianto di climatizzazione che ha una distribuzione dell’aria davvero ben fatta e c’è anche da non tacere sui sedili anteriori che possono essere oltre che riscaldabili ventilati. La nuova Hyundai Tucson rispetto al modello che rimpiazza è più lunga di 20 mm in lunghezza e 15 mm in larghezza e dentro grazie a un lavoro sull’ergonomia importante c’è decisamente più spazio anche per le gambe. Per quanto riguarda la sicurezza ci sono 7 airbag e una batteria di aiuti al guidatore con sensori e telecamere da navicella spaziale. Il primo incontro con la nuova Hyundai Tucson è stato quindi abbastanza positivo. Il prodotto c’è e per questo entra nell’area Approved. E’ auto che va inserita nella shopping list ma bisogna anche dire che ci riserviamo prossimamente di valutare meglio il prodotto e le varie configurazione dei powertrain per capire quali siano i migliori per impieghi mirati. Anche in virtù del fatto che a breve arriverà una plug in e poi ci sono da valutare i cambi perché un sei marce oggi è davvero pochino. Inoltre l’auto essendo tutta nuova e offrendo tanto va un attimo meglio studiata e soprattutto approfondita. Ricordiamo che la nuova Hyundai Tucson è lunga 450 cm, larga 187 cm e alta 165 cm. Rispetto alla Volkswagen Tiguan è solo 1 cm più corta e nonostante ciò ha un bagagliaio decisamente più grande. Infine una ultima riflessione: questa Hyundai punta molto sulla sicurezza come le Volvo che costano di più e si fatica a percepire a cosa sia dovuto soprattutto quando si provano prodotti come questi. E questo deve far riflettere e rende l'idea di quanto Hyundai sia davvero cambiata.