La città bavarese per una settimana è la capitale mondiale dell’automobile.
Tutti i più importanti manager sono presenti e pochissimi sono i brand assenti.
Al di là delle novità di prodotto, dalla seconda generazione della Volkswagen T-Roc alla piccola elettrica ID2. Polo, dalla BMW X3 Elettrica alla BYD Seal 6 DM-i Touring, dalla nuova Mercedes GLC elettrica alla Porsche Cayenne 100% elettrica, molta attenzione bisognerà prestarla ai contenuti sia dei prodotti sia delle strategie dei Gruppi automobilistici.
Entriamo subito nel merito con esempi concreti: sul prodotto, più che sulle linee della nuova T-Roc bisogna soffermarsi sul prezzo d’ingresso, 33.900 euro, ricordando che nel 2018 la prima generazione veniva offerta a 22.850 euro! Quindi in otto anni c’è stato un aumento vicino al 50%!!! Ha più contenuti la nuova T-Roc? E’ costruita meglio? Vale quello che costa tanto in più?
Ancora sul prodotto: BMW svela la nuova X3 elettrica che è costruita sulla piattaforma NEU Klasse dedicata esclusivamente ai prodotti 100% elettrici presentata 2 anni fa con la berlina. Come è questa piattaforma? Rispetto a quella in uso per la nuova X3 termica che differenze ci sono? Ma soprattutto quanto è conveniente e vincente? BMW ha scelto di usare differenti basi per le versioni elettriche e termiche come Mercedes. Anche la Stella di Stoccarda presenta la sua SUV “popolare” GLC elettrica, rivale tra l’altro della X3. La GLC elettrica debutta anch’essa su una piattaforma specifica la MBAE e quando arriverà l’aggiornamento della GLC termica, che arriverà a breve, rimarrà sulla piattaforma MRA2. Il motivo? Mercedes non vuole far scendere a compromessi i suoi clienti qualsiasi motore scelgano. Ma questo costa e si riversa sia sui listini sia sui bilanci. I tedeschi di BMW e Mercedes sono sempre stati per dare il meglio ai loro clienti ma a che prezzo?
La domanda non è peregrina considerando quanto sta vivendo Porsche, perché certe scelte possono portare a una crisi pesante. Porsche ha fatto la Macan solo elettrica. Uno dei suoi modelli di maggior successo. A oggi è un flop. Porsche non vende più come una volta in Cina, presenta un crollo degli utili…è uscita addirittura dal DAX. Tutti pensavano che ripetesse il successo in borsa di Ferrari e invece è finita agli inferi e sta vivendo uno dei periodi più travagliati della sua storia. La scelta di fare solo una versione elettrica è stata devastante. BMW e Mercedes invece sono state più avvedute ma comunque spendendo davvero tanto. Colpa anche di una politica europea poco lungimirante.
Importante è anche tenere acceso un faro sui cinesi: sul palco sono tutto sorrisi ma dietro si sentono sinistri rumori. BYD ad esempio in questi anni ha avuto una crescita esponenziale arrivando a superare i 4 milioni di veicoli prodotti. Nel 2025, quest’anno dovrebbe superare i 4,5 milioni, ma c’è chi sostiene che fatica a vendere e quindi potrebbe a breve ridimensionare le sue aspettative. E questo non vale solo per BYD. I cinesi insomma come stanno?
Sempre sui cinesi: occhio alla 212, una fuoristrada che strizza l'occhio ai miti Land Defender, Suzuki Jimny, Jeep Wrangler e Mercedes Classe G. Ora ha un motore diesel da 166 cavalli! Linee classiche, contenuti interessanti come telaio a longheroni, blocchi dei differenziali e un prezzo vincente, meno di 40 mila euro. Va studiata attentamente.
In più c’è il grande tema per noi europei delle scelte politiche: vincerà il partito dello stop alle vendite delle auto termiche nel 2035 o quello che chiede un posticipo almeno al 2050? Molti hanno capito che la corsa elettrica è persa con troppi morti sul campo e troppi soldi spesi male; altri invece persistono nel sostenere che è il futuro.
Da Monaco quindi di novità ce ne sono per tutti, alcune positive altre negative. L’importante è conoscerle non fermandosi a una visione superficiale perché gli interessi in gioco sono davvero tanti come mai si è visto. E di questi tempi dove i saloni dell’auto importanti si son ridotti a un lumicino, vedere che ne abbiamo uno in Europa con la S maiuscola, è importante ma soprattutto riteniamo positivo perché dice che il vento non soffia più in una sola direzione.
PS1 Ferrari ha scelto di non essere presente a Monaco e di presentare una sua vettura a Milano negli stessi giorni del salone di Monaco. E’ un peccato perché far sentire su aspetti strategici la voce del suo CEO in terra tedesca e con tutti gli altri top manager sarebbe stato molto interessante oltre che utile.
PS2 A Monaco sono presenti 70 start up.
PS3 Proprio in questi giorni la filiera della moblità elettrica chiede che venga mantenuta la rotta 2035. Porta ad esempio uno studio di Charge France, realizzato con le analisi di Boston Consulting Group. Da una veloce lettura emerge che non c'è alcun cenno al fallimento degli investimenti sulle batterie europee. Manca uno studio attento ai differenti costi di ricarica tra Paesi EU (quanto si paga un KW in Francia e quanto si paga in Italia...). Non fanno cenno al costo delle auto e agli investimenti ma anche ai posti di lavoro. Quanti ne abbiamo persi e quanti ne abbiamo guadagnati? Non c'è analisi sulla perdita di energia a ogni ricarica che alcuni valutano essere superiore al 5%. Non fanno cenno al tema smlatimento batterie. Insomma molto ma molto di parte.