Molti scrivono che la crisi dei semiconduttori nel settore automotive si debba alla pandemia e che, a breve, non sarà più un problema per la produzione delle nuove automobili.
Questo non è vero.
Il motivo della crisi dei semiconduttori risiede nel fatto che i costruttori automobilistici hanno investito molto sull’intelligenza artificiale arrivando addirittura a demandarle la vita di chi sta fuori e dentro l’auto. Si pensi al brake assist, che interviene anche nel caso in cui il conducente rimanga inerme, ma anche all'avvertimento di uscita dalla carreggiata... Ebbene, per questi importanti ruoli, i semiconduttori sono fondamentali e devono avere una qualità superiore a quelli utilizzati in altri settori, come ad esempio nella telefonia.
Ora chi produce semiconduttori vende a Samsung che costruisce circa 270 milioni di apparecchi l’anno ma anche a un costruttore automobilistico come Volkswagen che di veicoli ne produce poco più di 8 milioni.
Al di là dei numeri e del fatto che i “wafer" dei semiconduttori sono differenti se destinati alla telefonia o all’auto, il vero nodo per il produttore dei semiconduttori è garantire quella qualità superiore che è necessaria per l’automotive, perché se vi fosse anche un solo piccolo problema il rischio sarebbe molto elevato arrivando a mettere in gioco la vita umana, come nel caso del brake assist.
Molti produttori di semiconduttori già prima della pandemia avevano colto questo pericoloso aspetto e ne hanno approfittato per calibrarsi al meglio sul settore meno problematico, quello della telefonia, lasciando scoperto quello dell’auto.
Quindi all’industria dell’auto hanno dato scacco matto.
Ma anche alla classe politica europea che continua a legiferare a favore dell’intelligenza artificiale e non solo, senza piani strategici.
Perché la carenza dei semiconduttori con la conseguente minor produzione e quindi disponibilità di prodotti è si colpa di molti manager automobilistici ma non solo.
La General Safety Regulation del Regolamento Europeo 2019/2144 ha reso obbligatoria la presenza di determinati Adas su tutti i veicoli di nuova immatricolazione. La norma entrerà definitivamente in vigore a partire da luglio 2022 e come principali sistemi ci sarà la frenata automatica d’emergenza, l’assistente per il mantenimento della corsia… tutti sistemi che necessitano di semiconduttori di super qualità.
Tutti questi sistemi di aiuto al guidatore basati sull'intelligenza artificiale saranno di serie sulle auto di nuova omologazione dal 2022. Ma dovranno essere adottati entro il 2024 su ogni nuova auto venduta nell’Unione europea. Con questa decisione i politici europei hanno generato una richiesta di semiconduttori sensibilmente maggiore rispetto a prima ma, soprattutto, non hanno tenuto conto della imprescindibile garanzia della loro qualità.
Il risultato? Le industrie dell’auto vanno singhiozzo, hanno ritardi nelle consegne, c’è il rischio concreto di prodotti di bassa qualità. E non da ultimo, la possibilità tutt’altro remota che le auto vendute in Europa salgano di prezzo ma anche che vi potrebbe essere minore disponibilità. Con la conseguenza di un minor introito fiscale.
Insomma, la politica per sopperire al rischio di errori umani al volante ha cercato aiuto nell'intelligenza artificiale con la conseguenza di aver creato un disastro perfetto che durerà a lungo e dei cui ne potrebbero godere tra l'altro altri.