Pochi se lo ricordano e molti son convinti che l’ibrido l’abbiano inventato i giapponesi.
Ma così non è: già sul finire dell’ottocento c’era già chi l’aveva pensato e anche proposto, il costruttore di carrozze Lohner.
Tornando indietro nel tempo, ai primi passi dell’automobile, bisogna ricordare che le prime automobili della storia venivano mosse dall’energia elettrica e poi solo successivamente dal motore a combustione.
Ebbene, anche allora c’era il problema delle batterie o meglio dell’autonomia e per questo alcuni costruttori come Lohner pensarono a un sistema di supporto con il motore termico.
A tal progetto partecipò anche un giovane Porsche.
A domanda perché poi non se ne fece più nulla la risposta è semplicissima: per assicurare mobilità a tutti senza distinzione di classi e portafogli bisognava semplificare preferendo così soluzioni più efficienti e semplici come il solo motore termico che nel frattempo aveva iniziato a migliorarsi sempre più.
Una nota curiosa è che allora le batterie della Tudor garantivano circa 2-3 ore di funzionamento, come quelle delle auto elettriche di oggi, ma non andando oltre i 35 km/h le distanze percorribili erano alquanto limitate.
Ma il punto più interessante su cui si deve riflettere è che come ieri anche oggi lo scoglio più importante legato all’elettrificazione rimane sempre l’accessibilità, cioè i costi che questa soluzione tecnica non riesce a superare.
A tal proposito, l’anno prossimo arriverà una elettrica compatta da parte di un produttore asiatico, non cinese. Ebbene, il management con cui abbiamo parlato ci ha raccontato che il prezzo delle batterie non si riesce ad abbassare, pertanto il prezzo rimarrà ancora attorno ai 30 mila euro, praticamente ancora un 60% in più della versione con motore termico. L’unica soluzione per scendere di prezzo sarebbe quella di produrre auto con batterie da 30 kwh ma l’autonomia di poco più di 100 chilometri non le renderebbe interessanti e anche se a prezzo basso nessuno le vorrebbe.
Insomma, passa il tempo, le ruote girano, ma per tutti ancora solo con il motore termico.
Infine una ultima nota: sul mercato stanno arrivando anche automobili ibride come la Lohner dove il motore termico funge solo da generatore per caricare le batterie che poi servono il motore elettrico. Ebbene, questa soluzione molto complessa da un punto di vista di efficienza è molto bassa e quindi si consiglia di diffidare da questa soluzione che viene proposta anche per abbassare i prezzi d’acquisto in quanto consente di usare batterie più piccine. E questo è una ulteriore conferma di quanto ci hanno confermato i manager asiatici, cioè che se si scende di potenza con la batteria il risparmio è ingente e permette anche di rimettere sotto il cofano addirittura un motore termico come solo generatore. Una follia per avere mobilità sempre parzialmente elettrica con sempre meno vantaggi.