Auto elettriche cosa succede dopo le elezioni europee
A proposito di...
A proposito di...
14 giugno 2024

cambiamenti oggi per l'auto elettrica

L’ad di Stellantis, il portoghese Tavares, dichiara ora: "In tutto il mondo i clienti desiderano una mobilità pulita, sicura ed economicamente accessibile.
Tavares ha quindi scoperto l’acqua calda!
E non è il solo. Dopo le recenti elezioni europee anche tanti altri si stanno accorgendo che la scelta di una virata sull’elettrificazione spinta non ha pagato.
Il punto è ora cosa succederà?
Sicuramente chi prevedeva a breve la morte dell’auto termica si dovrà ricredere. E di questo ne trarrà beneficio anche l’ambiente perché l’auto elettrica come la conosciamo oggi e come andiamo a ripetere da anni non è longeva come i più pensavano. Inoltre i prezzi non sono scesi come sempre i suoi sostenitori dichiaravano. 
Oggi quindi assistiamo da parte di molti costruttori al ritorno delle piattaforme multi-energia per soddisfare la qualsiasi esigenza del mercato. Perché per fortuna sono ancora i consumatori a comandare. E anche la politica ne ha preso atto.
 

L’Europa ha votato. E dalle urne non è uscito un apprezzamento sulle scelte fatte dal Parlamento europeo nell’ultima legislatura.
Sintetizzando i risultati delle votazione europee, dalle urne il Ppe è uscito rafforzato,da 178 seggi è passato a 186, mentre molto male sono andati i verdi e non solo loro.
Manfred Weber, leader del Partito popolare europeo, è tornato sull’errore di mettere al bando le auto termiche nel 2035 in Europa. Unico Continente del mondo ad avere fatto questa scelta.
Anche Peter Liese, responsabile delle politiche climatiche per il Ppe, ha ribadito la necessità di azioni meno restrittive: "Dovremo fare alcuni aggiustamenti. Il divieto dei motori a combustione deve essere eliminato".
Attenzione, a oggi da Bruxelles emerge che rivedere il Green Deal nella sua interezza non se ne parla ma di aggiustamenti e modifiche si.
Questo aprirebbe una finestra che potrebbe portare più ossigeno per tutti ma attenzione che i numeri non sono schiaccianti quindi se verrà confermata la von der Leyen molto dipenderà se avrà una stampella dai Verdi o dalle destre per dare un segnale importante di cambiamento.
 
In tutto ciò oggi chi deve cambiare auto ha più rassicurazioni a scegliere un’auto termica rispetto a una elettrica, che tra l’altro oltre a costare sempre molto di più incorre anche in una maggiore svalutazione per la resa inferiore da un punto di vista prestazionale perché dopo dieci anni c'è il tema batterie. Ricordiamo sempre che la batteria di un’auto elettrica dopo già 4 anni perde anche un 5% di resa che cresce poi con il passare del tempo, andando quindi a incidere pesantemente sulle già risicate autonomie. Anche per questo consigliamo sempre di scegliere se elettrica proprio si vuole prendere la versione con batterie più capaci possibili.

PS Nel mentre Volkswagen non sembrava voler più anticipare il lancio della ID2, la piccola elettrica da 25 mila euro. E da voci che abbiamo raccolto in Germania, in Volkswagen stanno anche pensando a nuovi nomi per le elettriche, abbandonando la dicitura ID con sequenza numerica, perché ritenuta troppo "fredda". Il marketing del Gruppo tedesco sembrerebbe che oggi si stia sempre più spingendo nel voler dare una identità "Volkswagen auto d'amore".  

 

Lascia un commento: