Nio Inc presenta il suo SUV elettrico ES8 a Oslo.
Ricordiamo: Nio è una aziendina con valore di circa 57 miliardi di dollari. Il modello ES8 è un giocattolino da 5 metri, sette posti, batterie da 70 kWh, 84 kWh, 100 kWh che possono servire motori da 500 cavalli…
E attenzione Nio non è l’unica che inizia farsi vedere nel Vecchio Continente, ci sono già proposte a 4ruote di Aiways, Tang di BYD, MG di SAIC, VOYAH di Dongfeng e ORA di Great Wall.
L'Europa per anni le industrie automobilistiche cinesi l’hanno snobbata perché troppo impegnate a soddisfare la richiesta interna e perché c’era la barriera del motore Diesel che nel Vecchio Continente spopolava e loro non ne avevano o meglio non erano capaci di farli o a essere gentili non avevano la tecnologia. Adesso invece che l’Europa li ha seguiti sull’elettrificazione e che il loro mercato interno corre meno che in passato sono usciti e passati all’attacco.
Chi diceva non pochi anni fa che sarebbe bastata una mano a contare i player automobilistici nel mondo, oggi si può dire sia stato ampiamente sconfessato. Perché tra cinesi e nuove realtà americane come Tesla e Lucid, alla fine se ne stanno contando davvero tanti. Mai come negli ultimi cinquant’anni.
L’idea che le auto fatte in Cina non possano competere come qualità e contenuti con quelle europee e americane è sbagliata e basta confrontare i prodotti europei elettrici con quelli cinesi sempre elettrici per rendersene conto.
Le case automobilistiche cinesi certo, potrebbero aver bisogno anche di un decennio per affermarsi in Europa ma attenzione che come tutto cambia alla svelta oggi, anche i tempi potrebbero accorciarsi non poco. In primis grazie all'elettrificazione ma anche alle scellerate operazioni degli anni passati di delocalizzazione.
Questi nuovi attori cinesi, molti dei quali hanno realizzato solo veicoli elettrici, sono convinti di farcela ad imporsi sul mercato del Vecchio Continente anche perche' l’Europa operando il cambio da auto termiche ad elettriche torna a un mercato vergine di conquista con le relative incredibili potenzialità.
Le vendite di auto elettriche nell'Unione Europea sono più che raddoppiate lo scorso anno e sono aumentate del 130% nella prima metà di quest'anno. I produttori occidentali stanno ancora gradualmente spostando le loro grandi gamme verso l'elettrico e faticano a sodisfare le richieste e quindi ecco un ulteriore varco dove i cinesi possono trarre vantaggio.
Aiways punta con il suo SUV U5 in vendita in Germania, Paesi Bassi, Belgio e Francia a entrare subito nella shopping list grazie a un prezzo di soli 30.000 euro che è vincente rispetto alle proposte elettriche di Volkswagen. E tra l’altro può avere anche un’autonomia di 500 chilometri e non è fatto male.
Molti giornalisti e soprattutto manager delle Case europee spingono affinché il consumatore europeo compri made in Germany ma c’è anche chi ricorda come il made in Germany sia oramai solo di facciata perché la maggior parte dei componenti arriva dalla Cina. E il caso dei ritardi di produzione non contribuisce alla tesi del “fatto in casa”.
Nio lancia il suo SUV elettrico ES8 insieme a NIO House - in parte showroom, in parte caffè e spazio di lavoro per i clienti della capitale norvegese. Anche questo approccio non va sottovalutato. Inoltre i modelli Nio hanno un assistente nominato Nomi, l’alterego di Hey BMW, Mercedes… molto efficiente. Un vero tuttologo.
C’è anche da raccontare che l’approccio commerciale al mercato europeo i cinesi lo stanno facendo in modo diversi e tailor made per singolo Paese. In Germania, ad esempio, c’è chi propone le sue auto attraverso Euronics!
I cinesi insomma sono arrivati e con prodotti che tutto si può dire ma non che "non siano accattivanti" soprattutto se messi a confronto con l’offerta elettrica attuale di Renault, Volkswagen… e questo deve far pensare: al consumatore cosa sia meglio, ai manager e ai politici europei che è tempo che si sveglino.