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5 ottobre 2017

Mercato auto: è un ni

Lo scorso settembre in Italia sono state targate 166.956 autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2016 dell’8,13%. Il consuntivo dei primi nove mesi dell’anno chiude quindi con 1.533.710 immatricolazioni che fa ben sperare per i 2 milioni di fine anno. Il mercato dell’auto, dopo essere cresciuto del 16% sia nel 2015 che nel 2016, continua il suo recupero, anche se ovviamente con tassi di incremento più contenuti, ma comunque tali da dare un contributo all’accelerazione della ripresa del Pil che si è verificata negli ultimi mesi e che trova conferma nei più recenti dati statistici. Il clima di fiducia dei consumatori determinato dall’Istat in agosto e settembre è infatti cresciuto di ben 8,3 punti e quello degli operatori economici è pure in crescita, anche se in misura più limitata (+2,3).

Le vendite di auto in Italia continuano a crescere

In agosto sono migliorati i dati sulla disoccupazione generale e giovanile e nell’ultima nota congiunturale dell’Istat si legge che “l’indicatore anticipatore mantiene un’intonazione positiva segnando un rafforzamento delle prospettive di crescita”. Per quello che riguarda in particolare il mercato dell’auto, l’inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor mette in luce in settembre un deciso miglioramento delle valutazioni degli operatori. La quota di intervistati che indica i visitatori nelle show room su livelli normali o alti è salita dal 31% di giugno al 64% di settembre, mentre per l’acquisizione di ordini le indicazioni di normalità sui buoni livelli attuali o di crescita sono passate tra giugno e settembre dal 31% al 61% ed infine le attese di domanda stabile o in aumento sui livelli attuali sono passati dal 52% di giugno all’87% di settembre. Da segnalare anche che in settembre l’indicatore di fiducia degli operatori auto determinato dal Centro Studi Promotor sintetizzando i risultati delle sue inchieste congiunturali subisce un vero balzo passando da quota 34 di agosto a 41,50. Coerenti con questi dati sono anche le indicazioni dell’Osservatorio Findomestic il cui indicatore delle intenzioni di acquisto ha raggiunto in settembre il livello più alto degli ultimi dodici mesi. Ma attenzione: quasi nessuno racconta che la quota privati è scesa e che negli ultimi giorni c'è stato un boom di KM0 che se non ci fosse stato, altro che segno positivo. Il motivo per cui tanti fanno forti sconti e km0 è che molte Case non vogliono o non possono ridurre i volumi ma soprattutto è che ci tengono al mantenimento delle quote di mercato che da loro più valore, anche più fittizio che reale. Ma in un mondo dove conta più l'apparenza che la sostanza è meglio prenderne atto che scandalizzarsi.